Un giorno, un uomo si fermò in mezzo
ad un gruppo di ragazzi, che giocavano in un cortile. L'uomo si mise a
far capriole e ogni sorta di buffonate per far divertire i ragazzi. La
madre di uno dei ragazzi osservava dalla finestra. Dopo un po' scese in
cortile e si avvicinò a suo figlio.
«Ah! Costui è veramente un santo», gli
disse. «Figlio mio, va' da lui».
L'uomo pose una mano sulla spalla del
ragazzo e gli chiese: «Mio caro, che cosa vuoi fare?».
«Non lo so», rispose il ragazzo. «Che
cosa vuoi che io faccia?». «Devi essere tu a dirmi che cosa avresti
voglia di fare». «Oh, a me piace giocare».
«E allora, vuoi giocare con il
Signore?».
Il ragazzo rimase interdetto, senza
sapere che cosa rispondere. Allora il santo soggiunse: «Se tu riesci a
giocare con il Signore, farai la cosa più bella che si possa fare. Tutti
prendono Dio talmente sul serio da renderlo mortalmente noioso. Gioca
con Dio, figliolo. È un compagno di gioco incomparabile».
Un Dottore della
Legge osservava lo spettacolo della piazza del mercato formicolante di
gente. Improvvisamente gli apparve il profeta Elia.
Il Dottore della
Legge approfittò dell'occasione e chiese al profeta: «Illumina la mia
ignoranza: c'è qualcuno di questi mercanti che entrerà nel futuro Regno
di Dio?».
«Nessuno, proprio
nessuno!», rispose il Profeta, scrollando il capo.
In quel momento
arrivarono sulla piazza del mercato due uomini. Si misero a fare giochi
di abilità, scherzi e buffonate per attirare la gente. Intorno a loro si
formò un cerchio di grandi e piccoli che si divertivano e battevano le
mani ridendo.
Il profeta Elia
esclamò: «Questi certamente entreranno nel futuro Regno di Dio!».
Il Dottore della
Legge andò a parlare ai due pagliacci.
«Che cosa
vendete?» chiese.
Risposero: «Anche
se spesso il nostro cuore è triste, vogliamo vendere a tutti la gioia di
vivere». |