domenica 13 febbraio 2011

GIOCARE CON DIO

Un giorno, un uomo si fermò in mezzo ad un gruppo di ragazzi, che giocavano in un cortile. L'uomo si mise a far capriole e ogni sorta di buffonate per far divertire i ragazzi. La madre di uno dei ragazzi osservava dalla finestra. Dopo un po' scese in cortile e si avvicinò a suo figlio.

«Ah! Costui è veramente un santo», gli disse. «Figlio mio, va' da lui».

L'uomo pose una mano sulla spalla del ragazzo e gli chiese: «Mio caro, che cosa vuoi fare?».

«Non lo so», rispose il ragazzo. «Che cosa vuoi che io faccia?». «Devi essere tu a dirmi che cosa avresti voglia di fare». «Oh, a me piace giocare».

«E allora, vuoi giocare con il Signore?».

Il ragazzo rimase interdetto, senza sapere che cosa rispondere. Allora il santo soggiunse: «Se tu riesci a giocare con il Signore, farai la cosa più bella che si possa fare. Tutti prendono Dio talmente sul serio da renderlo mortalmente noioso. Gioca con Dio, figliolo. È un compagno di gioco incomparabile».

 

Un Dottore della Legge osservava lo spettacolo della piazza del mercato formicolante di gente. Improvvisamente gli apparve il profeta Elia.

Il Dottore della Legge approfittò dell'occasione e chiese al profeta: «Illumina la mia ignoranza: c'è qualcuno di questi mercanti che entrerà nel futuro Regno di Dio?».

«Nessuno, proprio nessuno!», rispose il Profeta, scrollando il capo.

In quel momento arrivarono sulla piazza del mercato due uomini. Si misero a fare giochi di abilità, scherzi e buffonate per attirare la gente. Intorno a loro si formò un cerchio di grandi e piccoli che si divertivano e battevano le mani ridendo.

Il profeta Elia esclamò: «Questi certamente entreranno nel futuro Regno di Dio!».

Il Dottore della Legge andò a parlare ai due pagliacci.

«Che cosa vendete?» chiese.

Risposero: «Anche se spesso il nostro cuore è triste, vogliamo vendere a tutti la gioia di vivere».

           
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