domenica  19 giugno 2011

LA NAVE DA GUERRA

Una nave da guerra pattugliava un settore particolarmente pericoloso del Mediterraneo. C'era tensione nell'aria. La visibilità era scarsa, con banchi di nebbia, così il capitano era rimasto sul ponte a sorvegliare le varie attività dell'equipaggio.

Poco dopo l'imbrunire, l'uomo di vedetta sul ponte annunciò: «Luce a tribordo!».

«È ferma o si allontana?», gridò il capitano.

«È ferma, capitano», rispose la vedetta. Questo significava che la nave da guerra era in pericolosa rotta di collisione con quella nave.

Il capitano ordinò al segnalatore: «Segnala a quella nave: siamo in rotta di collisione, vi consiglio di correggere la rotta di 20 gradi».

Giunse di rimando questa segnalazione: «È consigliabile che siate voi a correggere la rotta di 20 gradi».

Il capitano disse: «Trasmetti: io sono un capitano, correggete la rotta di 20 gradi».

«Io sono un marinaio di seconda classe – fu la risposta –. Fareste meglio a correggere la rotta di 20 gradi».

Adesso il capitano era furente. «Trasmetti – abbaiò –: sono una nave da guerra: correggete la rotta di 20 gradi».

La risposta fu semplice: «Io sono un faro».

La nave da guerra cambiò rotta.

 

«Gesù disse: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa» (Matteo 16,18).

Non possiamo infrangere la Chiesa. Possiamo solo infrangerci contro la Chiesa.

           
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