Una nave da guerra pattugliava un settore particolarmente pericoloso del
Mediterraneo. C'era tensione nell'aria. La visibilità era scarsa, con
banchi di nebbia, così il capitano era rimasto sul ponte a sorvegliare
le varie attività dell'equipaggio.
Poco dopo l'imbrunire, l'uomo di vedetta sul ponte annunciò: «Luce a
tribordo!».
«È ferma o si allontana?», gridò il capitano.
«È ferma, capitano», rispose la vedetta. Questo significava che la nave
da guerra era in pericolosa rotta di collisione con quella nave.
Il capitano ordinò al segnalatore: «Segnala a quella nave: siamo in
rotta di collisione, vi consiglio di correggere la rotta di 20 gradi».
Giunse di rimando questa segnalazione: «È consigliabile che siate voi a
correggere la rotta di 20 gradi».
Il capitano disse: «Trasmetti: io sono un capitano, correggete la rotta
di 20 gradi».
«Io sono un marinaio di seconda classe – fu la risposta –. Fareste
meglio a correggere la rotta di 20 gradi».
Adesso il capitano era furente. «Trasmetti – abbaiò –: sono una nave da
guerra: correggete la rotta di 20 gradi».
La risposta fu semplice: «Io sono un faro».
La nave da guerra cambiò rotta.
«Gesù disse: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia
Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa» (Matteo
16,18).
Non possiamo infrangere la Chiesa. Possiamo solo infrangerci contro
la Chiesa. |