C'era una volta un celebre funambolo. Tutti riconoscevano la sua
stupefacente abilità: nessuno ricordava di averlo mai visto vacillare o
cadere.
Un giorno, il circo dove il funambolo lavorava si trovò in serie
difficoltà finanziarie.
Il direttore propose al funambolo di alzare il filo e di aumentare la
distanza del percorso per attirare più gente.
I lavoratori del circo avevano posto tutta la loro fiducia nel loro
funambolo ed erano sicuri di ottenere un successo strepitoso.
Rivolgendosi ai suoi compagni di lavoro, il funambolo chiese loro:
«Siete sicuri che ci riuscirò?».
Tutti risposero: «Abbiamo fiducia in te e siamo assolutamente certi che
ci riuscirai».
L'esibizione del funambolo fu un grande successo. Ogni giorno la gente
faceva la coda al botteghino del circo per assistere allo straordinario
spettacolo di abilità e di coraggio.
Dopo un anno di successo, il direttore volle procurare al circo una
maggiore risonanza e propose al funambolo una prestazione eccezionale
per attirare ancora più gente. Propose di sistemare un cavo d'acciaio da
una riva all'altra di una cascata vertiginosa e di invitare tutta la
gente della regione, i giornalisti e le televisioni per quella
esibizione senza precedenti.
Tutti i membri del circo rinnovarono la loro fiducia al funambolo.
Questi non esitò e accettò la sfida.
Già pronto per la pericolosissima traversata sull'esile filo, chiese
ancora una volta a tutti i compagni se erano sinceri nell'affermare una
fiducia illimitata in lui.
«Sì!», gridarono tutti senza eccezione.
Il funambolo partì e l'impresa riuscì perfettamente, con tutti gli
spettatori in delirio.
Improvvisamente il funambolo alzò una mano e chiese di parlare. «La
vostra fiducia in me è grandissima», disse.
«Certo», proclamò uno del circo a nome di tutti.
«Allora, vi voglio proporre una prodezza ancora più straordinaria!».
«Magnifico! Dicci che cos'è. La nostra fiducia in te è sconfinata:
qualunque cosa proponi, accetteremo!».
«Propongo di camminare con una carriola su questo cavo d'acciaio e di
fare il viaggio di andata e ritorno. Siccome la vostra fiducia nella mia
abilità è senza limiti, chiedo a uno di voi di salire sulla carriola per
fare con me la traversata».
Nessuno volle salire.
Gesù salì su una barca e i suoi discepoli lo accompagnarono.
Improvvisamente sul lago si scatenò una grande tempesta, e le onde erano
tanto alte che coprivano la barca. Ma Gesù dormiva. I discepoli si
avvicinarono a lui e lo svegliarono gridando: «Signore, salvaci! Stiamo
per morire!».
Gesù rispose: «Perché avete paura, uomini di poca fede?» (Matteo
8,23-26). |