domenica  13 novembre 2011

IL CUCCHIAINO

Una vecchietta serena, sul letto d'ospedale, parlava con il parroco che era venuto a visitarla.

«Il Signore mi ha donato una vita bellissima. Sono pronta a partire».

«Lo so» mormorò il parroco.

«C'è una cosa che desidero. Quando mi seppelliranno voglio avere un cucchiaino in mano».

«Un cucchiaino?». Il buon parroco si mostrò autenticamente sorpreso. «Perché vuoi essere sepolta con un cucchiaino in mano?».

«Mi è sempre piaciuto partecipare ai pranzi e alla cene delle feste in parrocchia. Quando arrivavo al mio posto guardavo subito se c'era il cucchiaino vicino al piatto. Sa che cosa voleva dire? Che alla fine sarebbero arrivati il dolce o il gelato».

«E allora?».

«Significava che il meglio arrivava alla fine! È proprio questo che voglio dire al mio funerale. Quando passeranno vicino alla mia bara si chiederanno: "Perché quel cucchiaino?". Voglio che lei risponda che io ho il cucchiaino perché sta arrivando il meglio».

 

Un medico era assillato da un paziente che aveva una gran paura di morire.

«Come sarà quel momento, dottore? Che mi succederà?».

Il dottore aprì la porta della stanza per andarsene e il cagnolino del malato entrò di gran carriera. Abbaiando e scodinzolando di gioia, saltò sul letto e sommerse mani e volto del padrone di leccatine affettuose.

Il dottore disse: «Sarà proprio così. Qualcuno aprirà la porta e...».

           
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