domenica  20 novembre 2011

LA PECORA NERA

C'era una volta una pecora nera. Tutte le altre pecore del gregge erano bianche. Detestavano la povera pecora nera e la coprivano di insulti. Ogni volta che la vedevano belavano rabbiose: «Stai lontana da noi! Sei un ghiribizzo della natura, non sei normale!». Erano malignamente felici quando riuscivano a farla piangere.

Soprattutto Belinda, una grossa pecora bianca la trattava in modo perfido e crudele. Era la capogregge. Tutte le altre andavano sempre dietro di lei. Tutte facevano quello che faceva lei.

La pecora nera era triste. Le sarebbe piaciuto tanto essere come le altre. Ma non poteva cambiare il colore nero del suo mantello. Qualche volta tentava di scappare e si nascondeva. Ma poi tornava perché non sapeva cavarsela da sola.

Belinda era robusta e presuntuosa. Decise di fare un viaggio per conoscere il mondo. Raggiunse in poco tempo pascoli nuovi. Quando trovava un gregge sconosciuto, si metteva in mezzo e si vantava: «Nel mio gregge io sono il capo. Tutte mi ubbidiscono. Sono io che decido come devono andare le cose...».

Un giorno, Belinda incontrò un grosso gregge molto particolare. Tutte le pecore erano nere. Quando Belinda se ne accorse si fermò interdetta; poi si mise a ridacchiare. E, ancheggiando come una indossatrice, si diresse verso il gregge sicura della sua bellezza e del suo splendido vello bianco.

Tutto il gregge scoppiò invece in una sonora risata di scherno.

Prima che Belinda potesse emettere un belato di sorpresa, una pecora nera, grossa e robusta quanto lei, si fece avanti e in tono quanto mai minaccioso disse: «Avete mai visto niente di più ridicolo? Ti strapperemo quella orribile pellaccia e così vedremo di che colore sei veramente!». Tutto il gregge sghignazzò.

Belinda fece il più rapido dietro front della sua vita e scappò a rotta di collo inseguita dalle risate e dai dileggi delle pecore nere.

Mise un bel po' di distanza tra sé e il pascolo delle pecore nere, finché arrivò ad un grande recinto dove vide un gregge molto numeroso. Non ne aveva mai visto uno simile. Era composto da pecore bianche, pecore nere, pecore rossicce, pecore chiazzate e perfino pecore metà bianche e metà nere. Aveva perso molta della sua baldanzosa sicurezza, perciò si fermò interdetta e guardinga, pensando: «Chissà come mi trattano qui...».

Le pecore si erano accorte di lei e, cordialmente, le chiesero: «Da dove vieni?».

«Dall'altra parte della montagna» rispose. Una pecora nera le venne incontro. Belinda fece per scappare, ma la pecora nera disse: «Non aver paura! Resta qui con noi finché ti pare. L'erba è buona e abbondante. Da noi sono tutti benvenuti».

Belinda rimase in quello strano gregge per due giorni. Poi decise di tornare a casa. Prima dell'addio disse: «Siete il più meraviglioso gregge del mondo. Accettate e rispettate le pecore di tutti i colori. Da noi, abbiamo solo una pecora nera...».

 

Scegli di amare - invece di odiare.  Scegli di sorridere - invece di fare smorfie.

Scegli di costruire - invece di distruggere. Scegli di perseverare - invece di rinunciare.

Scegli di lodare - invece di spettegolare. Scegli di guarire - invece di ferire.

Scegli di dare - invece di prendere. Scegli di agire - invece di procrastinare.

Scegli di perdonare - invece di maledire. Scegli di pregare - invece di disperare. 

           
        indietro all'indice 2011