Marcia trionfale per il re

Salmo 17


[1]Al maestro del coro. Di Davide, servo del Signore, che rivolse al Signore le parole di questo canto, quando il Signore lo liberò dal potere di tutti i suoi nemici, [2]e dalla mano di Saul. Disse dunque:

Ti amo, Signore, mia forza,
[3]Signore, mia roccia, mia fortezza, mio liberatore;
mio Dio, mia rupe, in cui trovo riparo;
mio scudo e baluardo, mia potente salvezza.
[4]Invoco il Signore, degno di lode,
e sarò salvato dai miei nemici.

[5]Mi circondavano flutti di morte,
mi travolgevano torrenti impetuosi;
[6]gia mi avvolgevano i lacci degli inferi,
gia mi stringevano agguati mortali.
[7]Nel mio affanno invocai il Signore,
nell'angoscia gridai al mio Dio:
dal suo tempio ascoltò la mia voce,
al suo orecchio pervenne il mio grido.

[8]La terra tremò e si scosse;
vacillarono le fondamenta dei monti,
si scossero perché egli era sdegnato.
[9]Dalle sue narici saliva fumo,
dalla sua bocca un fuoco divorante;
da lui sprizzavano carboni ardenti.
[10]Abbassò i cieli e discese,
fosca caligine sotto i suoi piedi.

[11]Cavalcava un cherubino e volava,
si librava sulle ali del vento.
[12]Si avvolgeva di tenebre come di velo,
acque oscure e dense nubi lo coprivano.
[13]Davanti al suo fulgore si dissipavano le nubi
con grandine e carboni ardenti.
[14]Il Signore tuonò dal cielo,
l'Altissimo fece udire la sua voce:
grandine e carboni ardenti.
[15]Scagliò saette e li disperse,
fulminò con folgori e li sconfisse.
[16]Allora apparve il fondo del mare,
si scoprirono le fondamenta del mondo,
per la tua minaccia, Signore,
per lo spirare del tuo furore.

[17]Stese la mano dall'alto e mi prese,
mi sollevò dalle grandi acque,
[18]mi liberò da nemici potenti,
da coloro che mi odiavano
ed eran più forti di me.
[19]Mi assalirono nel giorno di sventura,
ma il Signore fu mio sostegno;
[20]mi portò al largo,
mi liberò perché mi vuol bene.

[21]Il Signore mi tratta secondo la mia giustizia,
mi ripaga secondo l'innocenza delle mie mani;
[22]perché ho custodito le vie del Signore,
non ho abbandonato empiamente il mio Dio.
[23]I suoi giudizi mi stanno tutti davanti,
non ho respinto da me la sua legge;
[24]ma integro sono stato con lui
e mi sono guardato dalla colpa.
[25]Il Signore mi rende secondo la mia giustizia,
secondo l'innocenza delle mie mani davanti ai suoi occhi.

[26]Con l'uomo buono tu sei buono
con l'uomo integro tu sei integro,
[27]con l'uomo puro tu sei puro,
con il perverso tu sei astuto.
[28]Perché tu salvi il popolo degli umili,
ma abbassi gli occhi dei superbi.
[29]Tu, Signore, sei luce alla mia lampada;
il mio Dio rischiara le mie tenebre.
[30]Con te mi lancerò contro le schiere,
con il mio Dio scavalcherò le mura.

[31]La via di Dio è diritta,
la parola del Signore è provata al fuoco;
egli è scudo per chi in lui si rifugia.
[32]Infatti, chi è Dio, se non il Signore?
O chi è rupe, se non il nostro Dio?
[33]Il Dio che mi ha cinto di vigore
e ha reso integro il mio cammino;
[34]mi ha dato agilità come di cerve,
sulle alture mi ha fatto stare saldo;
[35]ha addestrato le mie mani alla battaglia,
le mie braccia a tender l'arco di bronzo.

[36]Tu mi hai dato il tuo scudo di salvezza,
la tua destra mi ha sostenuto,
la tua bontà mi ha fatto crescere.
[37]Hai spianato la via ai miei passi,
i miei piedi non hanno vacillato.
[38]Ho inseguito i miei nemici e li ho raggiunti,
non sono tornato senza averli annientati.
[39]Li ho colpiti e non si sono rialzati,
sono caduti sotto i miei piedi.
[40]Tu mi hai cinto di forza per la guerra,
hai piegato sotto di me gli avversari.

[41]Dei nemici mi hai mostrato le spalle,
hai disperso quanti mi odiavano.
[42]Hanno gridato e nessuno li ha salvati,
al Signore, ma non ha risposto.
[43]Come polvere al vento li ho dispersi,
calpestati come fango delle strade.
[44]Mi hai scampato dal popolo in rivolta,
mi hai posto a capo delle nazioni.
Un popolo che non conoscevo mi ha servito;
[45]all'udirmi, subito mi obbedivano,
stranieri cercavano il mio favore,
[46]impallidivano uomini stranieri
e uscivano tremanti dai loro nascondigli.

[47]Viva il Signore e benedetta la mia rupe,
sia esaltato il Dio della mia salvezza.
[48]Dio, tu mi accordi la rivincita
e sottometti i popoli al mio giogo,
[49]mi scampi dai nemici furenti,
dei miei avversari mi fai trionfare
e mi liberi dall'uomo violento.

[50]Per questo, Signore, ti loderò tra i popoli
e canterò inni di gioia al tuo nome.
[51]Egli concede al suo re grandi vittorie,
si mostra fedele al suo consacrato,
a Davide e alla sua discendenza per sempre.

 Questa splendida poesia è insieme un canto di ringraziamento (vv. 5-28) e un canto di vittoria (vv. 32-49). Possiamo leggere e meditare questo lungo carme come l'illustrazione del destino di Davide, il re modello e fedele servo del Signore: Dio gli ha dato il successo nelle sue imprese e l'ha reso trionfatore contro i suoi avversari, allo scopo di portare a compimento le promesse fattegli a favore della sua discendenza (v. 51; vedi 2 Samuele 7). Si delinea già qui l'immagine del Re-Messia, Gesù, nato dalla casa di Davide e Figlio diletto del Padre, il quale vincerà le forze del male. Questa poesia è un canto di festa che esprime l'ammirazione, la riconoscenza e la gloria di Dio.

 8) Il cosmo è scosso nelle sue fondamenta; la natura è afferrata da giganteschi sconvolgimento. Con queste stupende immagini gli antichi cantano la presenza e la gloria di Dio nella creazione e negli eventi (vedi Esodo 19, 15-18; Giudici 5, 4s; Salmi 67, 8s; 96, 2-5; Isaia 30, 27s; Abacuc 3, 3-12); essi vedono questa presenza e questa gloria come una vittoria sugli elementi scatenati e sui popoli ribelli. Questa descrizione ci fa presentire il combattimento della fine dei tempi, il trionfo di Dio.

 11) Cherubino: essere alato, raffigurato all'ingresso dei templi mesopotamici. Due stavano sull'arca dell'alleanza: vedi Esodo 25, 18; 1 Re 6, 23-28.

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