"Nelle tue mani consegno il mio spirito" (Luca 23,46)

Salmo 30


[1]Al maestro del coro. Salmo. Di Davide.

[2]In te, Signore, mi sono rifugiato,
mai sarò deluso;
per la tua giustizia salvami.

[3]Porgi a me l'orecchio,
vieni presto a liberarmi.
Sii per me la rupe che mi accoglie,
la cinta di riparo che mi salva.

[4]Tu sei la mia roccia e il mio baluardo,
per il tuo nome dirigi i miei passi.
[5]Scioglimi dal laccio che mi hanno teso,
perché sei tu la mia difesa.

[6]Mi affido alle tue mani;
tu mi riscatti, Signore, Dio fedele.
[7]Tu detesti chi serve idoli falsi,
ma io ho fede nel Signore.
[8]Esulterò di gioia per la tua grazia,
perché hai guardato alla mia miseria,
hai conosciuto le mie angosce;
[9]non mi hai consegnato nelle mani del nemico,
hai guidato al largo i miei passi.

[10]Abbi pietà di me, Signore, sono nell'affanno;
per il pianto si struggono i miei occhi,
la mia anima e le mie viscere.
[11]Si consuma nel dolore la mia vita,
i miei anni passano nel gemito;
inaridisce per la pena il mio vigore,
si dissolvono tutte le mie ossa.

[12]Sono l'obbrobrio dei miei nemici,
il disgusto dei miei vicini,
l'orrore dei miei conoscenti;
chi mi vede per strada mi sfugge.
[13]Sono caduto in oblio come un morto,
sono divenuto un rifiuto.
[14]Se odo la calunnia di molti, il terrore mi circonda;
quando insieme contro di me congiurano,
tramano di togliermi la vita.

[15]Ma io confido in te, Signore;
dico: “Tu sei il mio Dio,
[16]nelle tue mani sono i miei giorni”.
Liberami dalla mano dei miei nemici,
dalla stretta dei miei persecutori:
[17]fà splendere il tuo volto sul tuo servo,
salvami per la tua misericordia.

[18]Signore, ch'io non resti confuso, perché ti ho invocato;
siano confusi gli empi, tacciano negli inferi.
[19]Fà tacere le labbra di menzogna,
che dicono insolenze contro il giusto
con orgoglio e disprezzo.

[20]Quanto è grande la tua bontà, Signore!
La riservi per coloro che ti temono,
ne ricolmi chi in te si rifugia
davanti agli occhi di tutti.
[21]Tu li nascondi al riparo del tuo volto,
lontano dagli intrighi degli uomini;
li metti al sicuro nella tua tenda,
lontano dalla rissa delle lingue.

[22]Benedetto il Signore,
che ha fatto per me meraviglie di grazia
in una fortezza inaccessibile.
[23]Io dicevo nel mio sgomento:
“Sono escluso dalla tua presenza”.
Tu invece hai ascoltato la voce della mia preghiera
quando a te gridavo aiuto.

[24]Amate il Signore, voi tutti suoi santi;
il Signore protegge i suoi fedeli
e ripaga oltre misura l'orgoglioso.
[25]Siate forti, riprendete coraggio,
o voi tutti che sperate nel Signore.

La fede, l'angoscia e la gratitudine si alternano in questa preghiera; essa rievoca le "confessioni" del profeta Geremia, il suo destino doloroso e la sua intimità con il Signore (17, 14-18; 20, 7-18..). Gesù, nel momento di esalare l'ultimo respiro, esprimerà con questo salmo il suo grido di confidente abbandono (Luca 23,46).

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