Io sono un forestiero

Salmo 38


[1]Al maestro del coro, Idutun (*1). Salmo. Di Davide.

[2]Ho detto: “Veglierò sulla mia condotta
per non peccare con la mia lingua;
porrò un freno alla mia bocca
mentre l'empio mi sta dinanzi”.
[3]Sono rimasto quieto in silenzio: tacevo privo di bene,
la sua fortuna ha esasperato il mio dolore.
[4]Ardeva il cuore nel mio petto,
al ripensarci è divampato il fuoco;
allora ho parlato:
[5]“Rivelami, Signore, la mia fine;
quale sia la misura dei miei giorni
e saprò quanto è breve la mia vita”.

[6]Vedi, in pochi palmi hai misurato i miei giorni
e la mia esistenza davanti a te è un nulla.
Solo un soffio è ogni uomo che vive,
[7]come ombra è l'uomo che passa;
solo un soffio che si agita,
accumula ricchezze e non sa chi le raccolga.

[8]Ora, che attendo, Signore?
In te la mia speranza.
[9]Liberami da tutte le mie colpe,
non rendermi scherno dello stolto.
[10]Sto in silenzio, non apro bocca,
perché sei tu che agisci.

[11]Allontana da me i tuoi colpi:
sono distrutto sotto il peso della tua mano.
[12]Castigando il suo peccato tu correggi l'uomo,
corrodi come tarlo i suoi tesori.
Ogni uomo non è che un soffio.

[13]Ascolta la mia preghiera, Signore,
porgi l'orecchio al mio grido,
non essere sordo alle mie lacrime,
poiché io sono un forestiero
(*2),
uno straniero come tutti i miei padri.
[14]Distogli il tuo sguardo, che io respiri,
prima che me ne vada e più non sia.

L'autore di questo salmo non è un saggio che riflette sull'esistenza, ma un giusto alle prese con Dio. Sotto i colpi che si abbattono su di lui, mentre l'empio se la gode, si rende conto che tutto è caduco nell'esistenza: vorrebbe imporsi ai suoi sentimenti di esasperazione e tacere, ma non ce la fa più. E' ancora assente la fede nella risurrezione, e tutto sembra irrisorio senza l'intervento di Dio che accordi un nuovo sprazzo di vita. Viene fatto di pensare alle lucide riflessioni del Qoelet (1, 2). Anche il cristiano nefa l'esperienza nei giorni di totale desolazione: che cosa vale la vita senza l'attesa dell'incontro con il Signore?

 

(*1) Idutun: uno dei tre direttori di coro stabiliti da Davide secondo 1 Cronache 25, 1.

 

(*2) Cioè solo di passaggio sulla terra (vedi Levitico 25, 23: «La terra è mia e voi siete presso di me come forestieri e inquilini").

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