Il Signore ascolta la voce del mio pianto
Salmo 6
[1]
Al maestro del coro. Per strumenti a corda. Sull'ottava.
Salmo. Di Davide. [2]
Signore, non punirmi nel tuo sdegno, [3]
Pietà di me, Signore: vengo meno; [4] L'anima mia è tutta sconvolta, [5]
Volgiti, Signore, a liberarmi, [6] Nessuno tra i morti ti ricorda. [7]
Sono stremato dai lungi lamenti, [8] I miei occhi si consumano nel dolore, [9]
Via da me voi tutti che fate il male, [10] Il Signore ascolta la mia supplica, [11] Arrossiscano e tremino i miei nemici, |
Spossato per la sofferenza e ormai con i sintomi della morte vicina, il malato subisce come un insulto il sospetto da cui si sente avvolto: la sua condizione non sarà per caso una punizione per i suoi peccati? In questi lamenti si ritrovano gli accenti di Geremia (8, 22; 10, 24) e di Giobbe. L'uomo si sente sprofondato in una situazione senza speranza; già gli si apre davanti la triste abitazione delle ombre riservata ai defunti, secondo la concezione degli antichi, laggiù non avrà più nemmeno la possibilità di comunicare con Dio. Davanti a tale prospettiva si comprende come il credente fervoroso chieda a Dio un supplemento di vita.
|