Tu che provi mente e cuore
Salmo 7
[1]
Lamento che Davide rivolse al Signore [2]
Signore, mio Dio, in te mi rifugio: [3]
perché non mi sbrani come un leone, [4]
Signore mio Dio, se così ho agito: [5]
se ho ripagato il mio amico con il male, [6]
il nemico m'insegua e mi raggiunga, [7]
Sorgi, Signore, nel tuo sdegno, [8]
L'assemblea dei popoli ti circondi: [9]
Il Signore decide la causa dei popoli: [10]
Poni fine al male degli empi; [11]
La mia difesa è nel Signore, [12]
Dio è giudice giusto, [13]
Non torna forse ad affilare la spada, [14]
Si prepara strumenti di morte, [15]
Ecco, l'empio produce ingiustizia, [16]
Egli scava un pozzo profondo [17]
la sua malizia ricade sul suo capo, [18]
Loderò il Signore per la sua giustizia |
Accusato falsamente, un uomo grida la sua innocenza di fronte al Signore; il giudice infallibile, che penetra i pensieri più segreti degli uomini, è il suo ultimo rifugio. La certezza di vivere sotto la giustizia di Dio, unico giusto, è la grande sicurezza del credente. Per noi dovrà essere secondario il fatto che, a quell'epoca antica, chiusa come in una morsa nella legge del taglione, si prenda gusto a immaginare la sorte riservata all'accusatore. .... Cus è sconosciuto; doveva essere un calunniatore di Davide e partigiano di Saul. |