SAkn Giacomo della Marca, in un dipinto di P Alemanno conservato nella Pinacoteca civica di Ascoli Piceno

Nato nel 1394 a  Monteprandone, nei pressi di Ascoli Piceno, Domenico, questo il suo nome, rimase precocemente orfano e trovò lavoro come pastore. Avviato agli studi di diritto a Perugia da un parente caritatevole, acquisì i titoli per diventare notaio. Di ritorno nelle Marche, fece sosta ad Assisi dove entrò nell'ordine francescano con il nome di Giacomo (14I6). Nel I412 divenne prete e ottenne l'incarico della predicazione che svolse con uno zelo e un'abilità straordinari. Nominato commissario generale della Bosnia, inquisitore in Ungheria e in Austria, combatté duramente l'eresia e nel 1440 fece ritorno in Italia dove riprese l'attività di predicatore. Rifiutò la proposta di divenire arcivescovo di Milano per l'umiltà che caratterizzò ogni sua scelta. Si spense nel I476.

IN QUESTO GIORNO Si RICORDANO ANCHE: san Sostene, santa Quieta,

sane'Acario.

 

 

Ventisettesimo vescovo o di di Verona, secondo gli elenchi episcopali, Mauro lasciò il suo incarico dopo alcuni anni per ritirarsi a vita eremitica e penitente sul monte detto di San Mauro, presso la località Saline nella Lessinia veronese.

Si racconta che qui soccorse i montanari facendo per miracolo sgorgare una sorgente dalla roccia. In seguito a questo evento i pochi rimasti ancora pagani si convertirono e furono battezzati da lui. Avvertendo che la morte era imminente, Mauro volle fare ritorno a Verona ma poco prima di potervi arrivare morì. Venne solennemente sepolto nella chiesa di Santo Stefano mentre in suo onore fu edificata una bella chiesetta sul monte abitato dal santo. Nel XIV secolo venne sostituita con tin edificio romanico a testimonianza del perdurare del suo culto.