Massimino, secondo vescovo di Besancon, fu consacrato al seggio episcopale da papa Caio all'incirca nell'anno 300.

Sei anni più tardi, desideroso di un maggior raccoglimento, si ritirò dall'incarico e condusse vita da eremita nei pressi della città Morì assistito dal discepolo Paolino, destinato a diventare vescovo di Besancon. Nel corso del suo episcopato, Massimino ebbe il merito di avere ricostruito la chiesa episcopale, di avere edificato la chiesa di San Giovanni Battista, di avere dotato diverse chiese di un clero ben organizzato e di avere compiuto numerosi miracoli.

I1 suo corpo fu sepolto sorto il pavimento della chiesa di San Giovanni che verrà così chiamata la cappella di Massimino. Il suo culto fu molto popolare nella Francia del XV secolo e del XVIII secolo, anche in piena Rivoluzione.