Secondo antiche fonti, poco attendibili da un punto di vista storico, Olivia oppure Oliva era una vergine cristiana. Un giorno fu scoperta a pregare sulle tombe dei martiri bresciani e venne arrestata. Condotta al cospetto di Aureliano, prefetto della città di Brescia, fu interrogata. Invano il prefetto tentò di convincerla a rinunciare alla fede, prima con lusinghe poi con la tortura del fuoco quindi degli uncini di ferro. Olivia non cedette e morì pregando. Si narra che fosse il 119.

Una parte delle reliquie della santa furono portate a Salò, verso la fine del XVI secolo, e affidate da papa Sisto V ai monaci cappuccini di quella città che ne avevano fatto richiesta per la loro chiesa.