Il nostro lavoro si differenzia, nello
stile, da quello degli altri tre ambiti e potrebbe rimanere
l'esemplificazione di un modo di procedere meno preoccupato di
preparare un testo da votare e più attento ad accogliere il contributo e
i ripensamenti dell'ambito.
Abbiamo davanti lo Strumento di lavoro.
Abbiamo ritenuto buoni molti mattoni.
Abbiamo ripensato l'architettura.
1) Il principio architettonico è stato di
passare dalla preoccupazione, ansia, pessimismo dello Strumento di
lavoro (ma in realtà nostri) alla speranza, fiducia, positività nutriti
dalla fede pasquale.
2) Le linee della costruzione sono:
- la famiglia immagine dell'amore di Dio;
- la Chiesa con la famiglia;
- la famiglia nella Chiesa.
Ci sono alcuni punti qualificanti, che
segnano una novità e un progresso rispetto al testo iniziale dello
Strumento di lavoro, ma in realtà le piste che vediamo aprirsi da
questa tappa; essi sono:
1) centralità della coppia che si apre
alla paternità/ maternità;
2) apertura e collaborazione con la
scuola;
3) costruzione di un nuovo capitolo su
famiglia e sofferenza (malattia, morte, disagio, devianza, povertà,
eccetera);
4) approccio più sereno al tema delle
famiglie "irregolari", nuovo anche nella terminologia che abbandona per
prima cosa l'aggettivo "irregolari". Nella fedeltà limpida
all'insegnamento della Chiesa, si designa un atteggiamento pastorale
accogliente;
5) apertura del capitolo su "politica
della famiglia".
Su tale impianto chiediamo un voto
orientativo che ci autorizzi da qui al 17 dicembre a formulare le
proposizioni da sottoporre a votazione.
Approvato |