TUTTO COMINCIO' DA QUELLA STRADA

Ad  un tratto Sergio scorse sul ciglio della strada un rosario coperto di polvere. Fu per tirar dritto, quasi vergognoso. Ma gli venne il ricordo di quando, alla sera, seduto su uno sgabellino accanto alla nonna, la sua vocetta rispondeva alle "Ave Maria", con la sua coroncina da dieci grani tra le manine giunte...

Raccolse il rosario, lo ripulì, e decise di depositarlo nella prima chiesa che avesse incontrato. Eccola una chiesa. Sergio entrò, andando al più vicino altare, quello della Madonna. Posò sulla balaustra il rosario con il sollievo da chi si libera da qualcosa di ingombrante. Ora poteva andarsene per i fatti suoi. E invece no. Qualcosa si fece sentir dentro: "Perché non recitare il rosario, prima di lasciarlo qui? ...".

Gli sembrava un'ispirazione strana, ma volle provare e s'inginocchiò. Quella corona che gli scorreva tra le dita, mentre le labbra si muovevano al fluire delle Ave Maria, fece riemergere dal profondo altri ricordi: "Nella tua fanciullezza volevi farti Sacerdote, avevi sentito la Chiamata ... ma altre voci l'hanno soffocata ... eppure la Chiamata resta". Sergio lottò contro quel pensiero importuno. E intanto ripeteva con più forza le Ave Maria, guardando con occhi imploranti la Vergine che gli sorrideva dall'altare.

Alla fine non ne poté più: "Sì, è questa la mia strada...costi quel che costi. E questo Rosario lo terrò!". Mantenne la parola. Entrò in convento e diventò Sacerdote, dedicandosi all'assistenza dei malati negli ospedali.

Un giorno si fermò al letto di uno che subito gli disse: "Reverendo, non mi parli di religione, perché non credo a niente". "Allora reciterò il Rosario per lei". "Peggio che mai, se ne guardi bene!". "Oh, via, perché?". "Perché? Perché? Lo vuole proprio sapere? Se sono disgraziato è proprio per quel coso che dice lei...Quando mia madre moriva, io le promisi di dirlo ogni giorno, e lei mi diede la sua corona. La tenni qualche tempo in tasca ma poi mi parve che se l'avessero vista i miei compagni mi avrebbero preso in giro. Così, un giorno, la buttai via, per la strada. Ebbene, da quel giorno non me ne è andata bene una. La Madonna s`è vendicata".

"Non bestemmi - interruppe Padre Sergio -, la Madonna non si vendica. Piuttosto, mi dica: è da molto che ha buttato via il ricordo della sua povera mamma?". "Sono dodici anni, lo ricordo bene". Padre Sergio ebbe un sussulto. Cacciò la mano in tasca e ne estrasse il suo Rosario. "E' la corona di mia madre!", gridò l'infermo.  L'afferrò con entrambe le mani, la baciò a lungo, piangendo come un bambino. Anche a Padre Sergio gli occhi si gonfiarono di lacrime.

Dodici anni...Le vie di Dio attraverso un piccolo vecchio Rosario!

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