«Avevo fame e avete inventato le tavole
rotonde.
Avevo sete e avete prodotto 250 milioni di bottiglie di spumante.
Ero forestiero e mi avete dato fazzolettini di carta e accendini da vendere.
Ero nudo e avete moltiplicato le sfilate
di moda.
Ero malato e avete aperto le cliniche private.
Ero carcerato e avete aumentato la sorveglianza della polizia.
Ero moribondo sull'asfalto e avete tirato diritto per evitare ritardi.
Ero orfano, cercavo un padre, una madre,
e mi avete dato uno psicologo.
Mi sono impiccato e ho sentito la gente, sotto, brontolare perché avevo
imbrattato il pavimento di sangue, bava ed escrementi.
Ora sono felice, tra le braccia di un
Dio, che mi ha amato non perché ero giusto ma perché peccatore»
don Antonio Mazzi |