PIAVE '80 NOTIZIARIO DELLA COMUNITA' DI BORGO PIAVE (dicembre 1981) |
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Vent'anni dopo |
LA PARROCCHIA NATA 600 ANNI DOPO LA COSTRUZIONE DELLA CHIESA |
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Era il mattino del 15 ottobre 1961 quando un bambino, alla porta della Chiesa, dava il benvenuto al primo parroco di Borgo Piave. La nuova parrocchia (staccatasi dal Duomo di cui ne era parte) contava allora 316 famiglie con circa mille abitanti e iniziava il suo cammino sotto la guida esperta di Don Sergio Manfroi. Da allora sono passati vent'anni. La tentazione ora sarebbe di cercare di fare un bilancio del cammino fatto e di esprimere un giudizio. Come ad esempio non ricordare l'entusiasmo, il fervore con cui si è cercato di dare un volto ben definito alle strutture della parrocchia e di formare una comunità viva ed unita ! Come non ricordare i numerosi lavori eseguiti per l'abbellimento della chiesa ed ancor più le iniziative sempre nuove rivolte alla formazione di una vera e grande famiglia! Vent'anni! Quanti avvenimenti lieti ma anche tristi (la tragedia del Vaiont e l'alluvione del '66) hanno concorso a cambiare in parte il volto della parrocchia e quanti mutamenti si sono verificati sotto l'aspetto paesaggistico (nuove costruzioni) e sotto l'aspetto moraIe e spirituale con l'incalzare di nuove mentalità e con il rinnovamento che si è operato nella chiesa stessa, portando a misurarsi con sempre nuovi problemi.Quante cose da dire ! Non me la sento però di fare un esatto bilancio anche perchè penso che la cosa non sia possibile perchè il dati “veri” li possiede soltanto il Signore. |
BREVI CENNI STORICI SULLE VICENDE DELL'EDIFICIO NEI SECOLI
Venne
edificata nel 1361 grazie al lascito di un certo Nicolò Cursore. Come
per altre chiese sorte in quel periodo la dedica al Santo Protettore fu
fatta anche per ricordare il benefattore che ne permise l'edificazione.
Dovette essere una piccola chiesa, una sola aula, oggetto di frequenti
inondazioni del fiume e per tali motivi soggetta a continue opere di
restauro. Nel 1547 fu completamente restaurata sotto il rettorato di
Domenico Faletro e tale rimase fino alla seconda metà del 1800. Particolare interessante di questa costruzione è che l'entrata era all'opposto dell'attuale, vale a dire che la facciata era probabilmente nel luogo ove attualmente esiste la sacrestia mentre non esistevano le due case addossate alla chiesa, davanti alla casa “Fantuzzi”. Per secoli fu condotta a rettoria, fu sede della confraternita degli zattieri dalla fondazione della scuola, nella seconda metà del 1400, fino al tempo della dominazione francese periodo in cui subì l'oltraggio di essere adibita a ricovero delle truppe e di animali, sorte peraltro riservata a tutte le chiese della diocesi. Gli zattieri vi tenevano le loro riunioni che venivano quindi prese in un luogo sacro e pertanto rese più solenni custodivano la cassa comune, le insigne dell'arte ed il gonfalone che veniva utilizzato nelle processioni delle feste solenni. Fu più volte riattata nei secoli perché soggetta a frequenti alluvioni del Piave dato che nel 1860 fu chiusa al pubblico perchè pericolante. Si dovette rifare completamente il tetto ed in tale occasione, demolendo le vecchie strutture, ci si accorse che i muri laterali non avrebbero potuto sostenere il peso della nuova copertura. Fu pertanto necessario abbattere completamente l'edificio e ricostruirlo più ampio e luminoso di prima nelle attuali dimensioni e strutture di carattere neoclassico. Un altro importante lavoro nella chiesa fu ultimato nel……allorquando si inaugurò la grotta dedicata alla Vergine ed in quella occasione ci fu una solenne cerimonia. Oltre 20 anni fa il 15 ottobre 1961 inizia la vita della chiesa non più rettoria ma parrocchia. Fino ad allora la parrocchia per i Borghigiani era stata quella del Duomo. |