Negli ultimi anni il Borgo ha visto una
continua crescita in termini di nuovi alloggi, cambiamenti di viabilità,
nuove proposte di risistemazioni e nuove destinazioni di aree e zone
secondo i progetti del Comune. Ma ci si può chiedere, che cosa c'entra
la parrocchia? In un'epoca di tendenza al disimpegno ed
all'indifferenza, ancora una volta la proposta cristiana risulta
originale e vicina alle necessità dell'uomo. Il bene dell'uomo,
inteso in tutte le sue componenti; fisiche, morali e spirituali è il
senso della proposta cristiana. Risulta chiaro quindi, come la Chiesa,
ed in questo caso la Parrocchia, prima cellula della vita quotidiana,
siano necessariamente impegnate a costruire, sostenere, proteggere o
tentare di modificare la società che ci circonda. Questo comporta una
presa di coscienza e conoscenza, ed una proposta di valutazione e
soluzione che tenga conto della centralità della persona nella sua
completezza. Questo dunque il senso di interventi e prese di posizione
non mirati a sostenere l'una o l'altra parte, ma guidati dal desiderio
di una società per l'uomo. Alla luce di questo si può affrontare il
tema evidenziato dalla proposta di destinazione d'uso per spettacoli
viaggianti di un'area del Borgo.
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Tale proposta ha suscitato proteste e la costituzione di un Comitato che
si oppone a tale progetto. Che dire dunque? Ad ognuno trarre le proprie
conclusioni alla luce però di alcune considerazioni:
1)
L'insediamento temporaneo di gruppi di persone impegnati in attività
circensi o similari, con cultura, abitudini e ritmi del tutto diversi da
quelli che regolano il nostro vivere comune, sicuramente crea per lo
meno un cambiamento, se non una vera e propria azione di disturbo.
2)
L'originalità, la varietà delle culture sono sempre fonte di
arricchimento se valutate, affrontate ed integrate correttamente.
3)
Ogni persona ha diritto all'accoglienza aperta e nessun pre-giudizio
deve guidare l'instaurarsi dei rapporti umani, per quanto impegnativi o
difficoltosi si presentino. Risulta quindi chiaro come ogni scelta debba
nascere da una valutazione concreta delle difficoltà e degli oggettivi
impedimenti creati dalle novità, sempre guidati però dalla convinzione
che devono essere rispettati i diritti di tutti, sia dei borghigiani sia
di chi rappresenta l'estraneo ed il nuovo. Buon lavoro dunque, a chi si
impegna direttamente per la soluzione del problema con l'augurio che le
decisioni finali siano frutto di dialogo e confronto aperti e sereni per
la costruzione di un Borgo che sappia promuovere, accogliere, migliorare
la qualità di vita delle persone che vivono e si incontrano in esso.
Foto d'epoca, con la viabilità ridotta e
piani regolatori a misura d'uomo. Ora
i piani debbono adeguarsi. Che sia sempre la persona che vive nel luogo
il punto di riferimento delle scelte.
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