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        una breve pausa, che ci ha visti pellegrini a Santiago de Compostela
        nell’anno del grande giubileo, torniamo a percorrere le strade del
        grande oriente.
        
         Queste terre piene di bellezze naturali, di profumi
        avvolgenti, di colori intensi, ci avvicinano ad un mondo pieno di
        fascino e di mistero, talvolta poco comprensibile se lo guardiamo con
        gli occhi “frenetici” di noi occidentali.
        
         ai viaggi alla ricerca delle nostre origini cristiane e dei
        santi della nostra 
        chiesa parrocchiale mancava ancora un tassello fondamentale; San
        Nicola
        
         Eccoci pronti, con l’entusiasmo di sempre, a raggiungere
        Demre, cittadina sulla costa turchese: è l’antica Mira, dove è nato
        e da cui è partito il santo tanto amato dai nostri bambini.
        
         San Nicola non sarà la nostra unica meta.
        
         La Turchia meridionale ha dato i natali ad uno dei pilastri
        del cristianesimo: san Paolo. E’ proprio a Tarso che incontreremo
        nuovamente l’Apostolo delle genti e ci soffermeremo ancora una volta
        sui suoi insegnamenti, proprio come abbiamo fatto in Grecia ed in Siria,
        da poco vistate dal santo Padre.
        
         Nel nostro itinerario ci sarà anche Antiochia, dove per la
        prima volta i cristiani si son chiamati con questo nome: qui è nata
        ufficialmente e da qui si è divulgata in tutto il mondo la fede
        cristiana.
        
         Come sempre, ci sarà spazio anche per l’approfondimento
        culturale: i siti archeologici di Perge e Termessos, i castelli lungo la
        costa ed una puntata in cima 
        al monte più alto della Mesopotamia del Nord, Namrut Dagi, dove
        potremo ammirare, a 2150 m, la tomba di Antioco I, costruita nel I
        secolo a.C.
        
         Fin qui a grandi linee il programma di questo pellegrinaggio
        parrocchiale.
        
         Non dimentichiamo che il viaggio è fatto anche di cielo,
        limpido e terso, di mare (non a casa questo è detto “turchese”), di
        sole, così caldo da aver voglia di portarselo a casa per l’inverno,
        ma soprattutto di gente, diversa per cultura, abitudini, religione, ma
        che ci arricchirà umanamente come solo lo scambio tra popoli sa fare.
        
         E che dire dei compagni di viaggio? 
        
         E’ anche per merito loro che questi momenti restano
        indimenticabili.
        
         Siamo un gruppo affiatato, pronto a dare il benvenuto a
        chiunque voglia unirsi a noi.
        
         C’è posto per tutti, anche per te.
        
         Antonia
        Jacobellis
        
        
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