E’ Pasqua. Parlare di chiodi ci fa balzare agli
occhi la passione di Gesù. Per le sue piaghe siamo salvi. Quali i
chiodi da battere per la nostra vita nuova ed illuminante? Il
chiodo della mano destra è il perdono. Zone d’ombra, di resistenza, di astio, di esclusione della
ragione ci sono in tutti noi. Non perdoniamo di cuore e di ragione.
Perdonare di cuore è diventare un poco come il padre e la madre, che
pensano il figlio migliore e gli danno continuamente una possibilità
amorosa. Perdonare di ragione è costruire con un’altra logica la
nostra vita. E’ donando che si riceve. E’ perdonando che si crea un
mondo libero e liberato dalla rete dell’occhio per occhio. Miracolo di
Pasqua. Il
chiodo della mano sinistra è l’attenzione al prossimo. Si chiama Carità. Vuol dire avere occhi e orecchie per
percepire le richieste di aiuto ed avere cuore e mani pronte
all’intervento. Non si esigono gesti eroici, grandiosi. Si chiede
piccole cose, utili, pratiche, vere, tempestive, fatte con il sorriso.
Con questa mano possiamo sollevare mezzo mondo. L’altro mezzo
l’abbiamo già messo al sicuro con la stima e il perdono. Il
chiodo dei piedi è l’ascolto della Parola. Quella
ci regge e ci motiva. Da soli non ce la facciamo. Le ragioni sono troppo
deboli. Le abitudini troppo consolidate e padrone di noi. La Parola di
Dio è viva ed efficace. Penetra fino al midollo delle giunture delle
nostre scuse e le apre ad aria nuova.
Abbiamo un gruppo biblico. E’ provvidenza. Ma in ogni casa ci sia la lettura biblica. Magari serale, fatta dalla mamma, con metodo e perseveranza, propria delle genitrici. Le mamme ci san fare, come quella che è riuscita a far preferire ai figli la lettura del Vangelo alla televisione. Miracolo di Pasqua. |
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