Vista
su una vita vicino al Natale vero.
Dopo
aver scritto a mano, come dispone la legge, le mie disposizioni
testamentarie, con mano molto tremante decido di scrivervi a macchina un
riassunto della mia vita, senza alcuna pretesa di insegnarvi a vivere,
ma soltanto perché possiate avere una immagine chiara di
vostro padre.
Nella
mia vita, non è stata priva di tanti e veri sacrifici, devo ringraziare
il buon Dio per l’aiuto che mi ha sempre dato in ogni momento per
superare tutte le prove. Mi ha dato una grande grazia, di avere una
famiglia rispettosa, buona e di ottimi principi morali. Queste doti non
comuni oggigiorno cercate di trasmettere ai vostri figli.
Ringrazio il Signore di avermi dato per moglie, che tutto ha appreso e
messo in pratica dalla mia mamma, portando la nostra famiglia ed il
marito ad essere motivo di invidia da parte di molti che vedono nella
nostra famiglia la pace, l’amore reciproco, l’accordo che esiste tra
noi.
Amate
la vostra mamma, che tanto ha sofferto per voi e che vi vuole bene senza
distinzione fra una e l’altro, né fra nuore e nipoti. Siete tutti nel
suo cuore in ogni momento del giorno.
Di
una cosa vorrei pregarvi, perché l’esperienza tragica che ho fatto
alla morte di mio padre mi impone di dirvi questo. La poca cosa che io
vi lascio non sia motivo di baruffe e di divisioni. Cercate di essere
comprensivi e se qualcuno ha più dell’altro, aiuti quello che ne ha
di meno. L’eredità, anche se poca, non deve essere motivo di baruffe,
ma soltanto il ricordo di quello che i vostri genitori vi hanno
lasciato. Di questo consiglio sono sicuro ne farete tesoro e vi
metterete d’accordo tra di voi. Aiutatevi l’uno con l’altro e mai
in ogni momento venga meno il ricordo dei vostri genitori, che se non ci
hanno lasciato ricchezze, vi hanno lasciato un nome onorato, rispettato
e benvoluto da tutti. Di questo siatene sempre fieri ogni momento.
A
Ionne e Melina io devo dirvi grazie tanto tanto per quel che fate per i
miei figli, anche se qualche volta siete mal corrisposte. Non lo so
ancora, perché soltanto il buon Dio lo conosce, ci aiuterete nei nostri
ultimi giorni, ma se di questo avremo bisogno vi ringrazio di vero
cuore.
Non
abbandonate dopo che avrò lasciato questo mondo, vostra madre, perché
noi abbiamo vissuto come due corpi e un’anima sola. La nostra è stata
una vita che ci ha visti legati sempre, in ogni momento, nella
cattiva come nella buona sorte l’uno all’altro. Se c’era da essere
felici eravamo insieme come se c’era da piangere eravamo uniti.
Solo così la nostra famiglia è rimasta unita. Vi raccomando, siatele
sempre vicini in ogni momento perché ne avrà bisogno. Non fatele
mancare nulla in modo che anche per lei gli ultimi giorni siano sereni.
Di questo, oltre che aver dovere, lei se lo merita perché mai ha
mancato ai suoi doveri di madre.
A
te, Annita, non trovo parole per ringraziarti per quanto hai fatto per
me, per l’amore che mi hai dato, anche se non eri troppo
espansiva io sapevo che anche se non facevi troppe mignognole tu mi hai
sempre amato.
La
parola VISCIO che ci hanno messo fin da quando ci siamo conosciuti è
stata per noi di buon auspicio.
Grazie,
Annita, e ti chiedo perdono se qualche volta ti ho fatto arrabbiare. Se
tu hai avute delle nubi, cose che debbono avvenire, se no non si chiama
vero amore, io oggi, che mi trovo nel momento in cui lascio questo
mondo, te lo posso dire che tu, Annita, sei sempre e solo stata il mio
vero, unico, grande amore. La gelosia è soltanto il frutto del vero
amore che anche senza tante carezze hai sempre avuto nei miei confronti.
Alle
mie nuore Annita lascerà in eredità il suo modo di agire nei miei
confronti. A loro, il consiglio di metterlo in pratica.
Avrei
tante cose da dirvi e consigliarvi ancora, ma è meglio che faccia
basta, altrimenti divento troppo pesante e noioso.
Chiudo
questo mio bisogno di sfogo nei vostri riguardi sperando che quanto vi
ho scritto sia motivo di riflessione e non di critica.
Ad
Annita dico ancora grazie per avermi voluto tanto bene per avervi dato
una famiglia,onore e vanto di tutti. A voi, figli, nuore, miei diletti
nipoti vi abbraccio tutti e vi bacio. Dal regno dei giusti vi sarò
sempre vicino in ogni momento del vostro duro cammino. Che il Signore
aiuti tutti e dia pace e conforto alla mia Annita, che io spero un
giorno aver vicino per l’eternità.
E
ora che la mia giornata terrena si sta chiudendo, rivolgo il pensiero a
Padre Pio che interceda presso il Signore perché mi faccia fare una
buona morte. Sia fatta la volontà di Dio.
Vostro
padre Angelo
Ciao,
Annita; io ti seguirò sempre, in ogni momento della giornata e pregherò
per te e per i nostri figli, nuore e nipoti.
Belluno,
4/4/1987
|