Un
percorso di crescita. Possiamo definire così il campo-scuola tenutosi
quest’anno al Cavallino dal 20 al 27 luglio, con circa 60 ragazzi, tra
animatori e animati di età compresa tra i nove e i quattordici anni.
Non
tutto è stato facile, stavolta: c’eravamo noi, animatori della
“nuova generazione”, ancora un po’ inesperti, ancora giovani
rispetto a coloro che erano stati i “pilastri” degli anni
precedenti. C’erano i ragazzi più grandi, un po’ delusi per la
presenza di tanti piccoli, un po’ scettici sulle capacità di noi
animatori, che sino a un paio di anni fa eravamo ancora animati, in
mezzo a loro.
Non
è stato sempre facile essere coinvolgenti, essere interessanti, essere
autorevoli e insieme vicini ai ragazzi. Ma l’impegno da entrambe le
parti è stato grande, e giorno dopo giorno tutti abbiamo imparato
qualcosa gli uni dagli altri, su come stare insieme, su come
rispettarci.
Penso
che la parola chiave di questo campo sia stata la disponibilità:
disponibilità a donare qualcosa di sé, a non arrendersi mai, a
impegnarsi costantemente, disponibilità a chiedere perdono e a
concederlo.
Ma
nemmeno i momenti di entusiasmo sono mancati: la voglia di fare, la
soddisfazione nel realizzare qualcosa di bello e di importante, la
gratificazione sono stati aspetti intensi ed emozionanti di questo
“percorso”.
Una
settimana impegnativa, ma anche quest’anno densa di gioie e di
emozioni.
Ogni
volta il campo al Cavallino è un’esperienza in cui il tempo sembra
arrestarsi, in cui si scopre qualcosa di nuovo su di sé e sugli altri,
in cui ci si mette in discussione e si impara a lavorare tutti insieme
per qualcosa di bello e di grande. Credo che anche quest’anno siamo
riusciti nell’intento.
Che
questo cammino di formazione non finisca qui!
Francesca
Busetti
|