LA PIAVE

L 'avevate mai visto un cigno nuotare tranquillo e maestoso nelle acque della Piave? E' uno spettacolo inconsueto e bellissimo. Il suo habitat è il tratto di fiume che va dalla Caorera al ponte della Vittoria o poco più giù, che il cigno percorre in lungo e in largo quasi provocando i pescatori che tentano di sottrargli il cibo.

Il cigno ha molti amici, e soprattutto i bambini, che alla sera, prima di recarsi in chiesa per rosario, lo chiamano offrendogli bocconi di pane che il cigno afferra con il becco ed inghiotte con golosità, tanto da non sembrare mai sazio. Gli anni scorsi c'erano le oche e le anatre, ma quest'anno non si vedono. Che siano state sfrattate dal "re cigno"?

La Piave con le sue rive è sempre stato un luogo ideale per giocare e per imparare i segreti dell'ambiente fluviale. E' piacevole lanciare sassi nell'acqua e udirne i tonfi che variano a seconda della grandezza del sasso lanciato e della profondità dell'acqua; o far rimbalzare più volte una pietruzza sul pelo dell'acqua (ciò richiede molta abilità); o immergere i piedi e lasciarsi solleticare dalla corrente che s'insinua tra le dita; o, più semplicemente, osservare i sassi, tutti diversi tra loro per grandezza, colore e forma. Sono pezzi di roccia che il fiume ha frantumato e modellato con la sua forza travolgente, ha arrotondato e limato.

Alcuni hanno il colore e la lucentezza del sale e viene voglia di leccarli, altri, color rosso mattone, sono più friabili e si possono ridurre in polvere colorata. Un tempo i sassi rossi venivano usati per pulire i fondi dei paioli di rame, anneriti dall'uso prolungato. Mamme, che vi preoccupate per i piedi piatti dei vostri figli, eliminate il plantare e fateli camminare scalzi sul greto della Piave, i piedi acquisteranno la giusta incurvatura, e senza spendere un soldo. Là, dove l'acqua ristagna, vivono le rane, sui sassi muschiosi, sulla ramaglia, pronte a balzare nell'acqua al minimo rumore e a guardarti sospettose con tondi occhi sporgenti. Insetti, dalla parvenza di ragni, si muovono zigzagando sulla superficie dell'acqua inseguendo chissà quali prede. Ma gli stagni sono l'habitat di molte altre creature, come le zanzare, le sanguisughe, le bisce, le libellule.

Nelle  piccole insenature, dove la corrente è meno veloce, ma l'acqua è pulita e trasparente, nuotano le alborelle o "pesucole", piccoli pesci dai riflessi argentei. Non so se i ragazzi vanno ancora per gamberi: bisogna cercarli nei ruscelli che si versano nel fiume. E' inutile cercarli sotto i sassi rotondi, perché non ci sono; sono invece ,ben acquattati, sotto le pietre sottili, confusi tra il fango.. sogna alzare con delicatezza la pietra senza rendere torbida l'acqua e, appena intravisto il gambero, afferrarlo per la schiena; ma quasi sempre il gambero è più lesto della mano e fugge, a ritroso, com'è sua abitudine. Tra la macchia del fiume, costituita per lo più da salici, pioppi ed acacie, nidificano gli uccelli, e i bimbi vi giocano a nascondersi. Durante l'estate si vede qualche famigliola arrostirsi al sole, sul greto e, sistemato l'ombrellone, fare merenda. Insomma, se volete divertirvi ed acquistare tante nuove esperienze, venite alla Piave!    

Giovanna

      indietro indice bollettino giguno 2003