IL BORGO: LE SCHEDE             

3.1 DEFINIZIONE PARCO FLUVIALE DEL PIAVE.

 Cambiamo sezione ed entriamo nella sezione Urbanistica con questa tredicesima scheda. Qui, di parole ne sono state fatte tante, ma di fatti, ben pochi. Il progetto di un Parco fluviale del Piave si può considerare di grande interesse per la popolazione residente in tutta la città di Belluno ed in particolare per la popolazione residente di Borgo Piave ed Oltrepiave. Vanno sottolineate, in particolare il valore paesaggistico, quello naturalistico (con riflessi sia educativi che didattici) e quello ricreativo. Importante ancora la ricostituzione dell'antico rapporto tra città e fiume, attualmente compromesso da barriere architettoniche in destra Piave e dal degrado ambientale.

La proposta pervenuta al Comune di Belluno dal Comitato popolare viene riportata di seguito: “Si chiedono delle consultazioni della popolazione (tramite il Comitato Popolare) in merito ai particolari del progetto. Accelerare i tempi di studio e progettazione. Nelle more di attuazione, intervenire con alcuni provvedimenti di salvaguardia e bonifica  di tutto il territorio. Prevedere, in via preferenziale anche per un risparmio economico,  l'utilizzo degli spazi demaniali del greto anche agli effetti del reperimento di standards di verde pubblico, in alternativa all'esproprio di aree private attigue, attualmente adibite ad uso agricolo. Intervenire per limitare la penetrazione motorizzata  nelle varie piste, riservandola esclusivamente alle due carrozzabili perpendicolari (strada FIO e quella che porta al campo sportivo Piave). 

 3.2  AREE DI VERDE PUBBLICO ATTREZZATO.

La quattordicesima scheda è quella che ha fatto nascere il Comitato popolare stesso. Perchè proprio dall’area di verde pubblico, destinata agli spettacoli viaggianti, c’è stata una alzata di scudi dei cittadini del nostro quartiere. Come molti già sanno, dopo vari interventi si è proceduto alla fondazione di questo Comitato che rappresenta la popolazione di tutto il quartiere, Borgo Piave, Via Monte Grappa, L’Anconetta e Col Cavalier. Dopo questo piccolo preambolo, descriviamo l’argomento di questa scheda. “Il progetto di variante al PRG, prevede in via Monte Grappa loc. Bersaglio, una vasta area da destinare a verde pubblico attrezzato e a parcheggio. Questa nuova destinazione va a sostituire la precedente destinata ad area per spettacoli viaggianti. L'area in questione si trova disposta su vari terrazzamenti alluvionali che degradano partendo dal livello altimetrico di via Monte Grappa fino a scendere sulla sponda sinistra del fiume Piave. Un territorio ancora coltivato a foraggio, ortaggi e granoturco e quindi presupposto essenziale per il mantenimento delle risorse naturali e ambientali.”. La proposta che ne è scaturita è la seguente: “Limitare la superficie prevista dal progetto di variante, eliminando la parte Sud-Ovest compresa quella identificata con la sigla F.P.. Con questa indicazione si raggiunge il vantaggio di mantenere un appezzamento di terreno ad uso agricolo, indispensabile fattore di salvaguardia ambientale. Eliminare la strada di penetrazione che il progetto prevede si stacchi perpendicolare da via Monte Grappa, in corrispondenza del Bar Pavei, usufruire della parte Nord-Est dell'area da adibire esclusivamente a verde pubblico attrezzato. Accedere all'area usufruendo esclusivamente dell'esistente carrozzabile, linea di congiunzione naturale con il verde non attrezzato del previsto Parco Fluviale, evitando cosi ulteriori lacerazioni. Prevedere all'interno dell'area attrezzata solo  percorsi pedonali. 

 

 

 

 

 

 

 

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