Con il gruppo biblico (aperto a tutti e che si riunisce il giovedì alle 20.30 all’EANIP) abbiamo navigato, in questo inizio d’anno tra le leggi del Levitico Il Levitico è il terzo libro della Bibbia: è stato elaborato dalla tradizione sacerdotale nel secolo sesto a.C. durante l’esilio del popolo eletto in Babilonia (attuale Irak) a seguito delle sue deportazioni da Israele avvenute nel 598/597 e 588/587 a.C. L’esilio durò circa 60 anni (il profeta Ezechiele che sentiamo nominare nelle letture di Avvento, è fra i deportati). Quella situazione di estraneità, di solitudine spirituale, di profonda nostalgia per un originale e motivato stile di vita favorì il ripensamento: in Babilonia fu scritto quello che la gente ebrea aveva sempre vissuto. Lo sfondo ideale è sempre il Sinai con la rivelazione di Dio a Mosè “Io sono colui che sono” e la promessa dell’Alleanza. Nel popolo, pur schiavo, c’era la consapevolezza dell’amore speciale di Dio per loro, della fedeltà alla sua promessa. Da Lui si aspettavano la liberazione (che avvenne con l’editto di Ciro nel 538 a.C.), la cura amorosa e lungimirante. Il primo versetto del levitico mostra Dio che dalla tenda dell’incontro chiama Mosè per comunicargli un gran numero di leggi destinate agli Israeliti con la promessa che chiunque le avesse messe in pratica sarebbe vissuto. Sono norme sacrificali, rituali, sociali che permettevano di celebrare nella liturgia e nella vita quotidiana l’incontro con Dio e regolavano i rapporti nella comunità. La lettura richiede pazienza ed attenzione; non è facile e non è banale. Ci permette di intuire come Gesù con il suo sacrificio faciliti enormemente il vivere quotidiano nelle nostre relazioni e nel nostro rapporto con Dio. Solo “per Lui, con Lui e in Lui” infatti, i nostri sacrifici sono graditi a Dio. Per noi cristiani questo rapporto è diventato un fatto naturale e ne abbiamo fatto quasi un’abitudine. Cristo è la Parola, il ‘solo luogo’ dove è possibile il nostro dialogare con Dio. Altrimenti ci ritroviamo a dialogare con noi stessi, con le nostre presunzioni e delusioni, con i ‘mulini a vento’ delle nostre utopie. Il cuore del Levitico è il capitolo 19, dove si afferma: ama Dio con tutto il cuore e ama il prossimo tuo come te stesso. |
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