PAROLA DI CATECHISTA  Raccolta di impressioni

A catechismo: il racconto dei Vangelo, poi un disegno fatto dai bambini.

Ed ecco apparire Maria con i capelli turchini come la fata di Pinocchio,

lo sfondo dei cielo sfolgorante d'oro, la tunica di Cristo a scacchi come la maschera di Arlecchino. Alla nostra richiesta di avvicinamento alla realtà, un bambino mi rispose: -"Anche la fantasia è un dono prezioso di Gesù!"- Forse è proprio così. Dio si manifesta a noi in tanti modi. A volte la nostra rigidità mentale ci allontana dalla comunicabilità e non ci permette di tra- smettere e recepire le emozioni. Imparerò a considerare l'espressività gioiosa e fantasiosa dei bambini come un dono del Signore.

Silvia

 

Sono passati tre anni da quando ho iniziato a fare la catechista ed ogni volta che incontro i bambini e' sempre una nuova emozione. Quest'anno li abbiamo preparati alla Prima Comunione: sicuramente un anno catechistico impegnativo e non solo per loro. Giorno dopo giorno li vedevo crescere nella consapevolezza della fede ed anche quando non erano proprio attenti le mie domande ricevevano prontamente una risposta. Le preoccupazioni, le paure che non fossero preparati per il grande incontro sono sfumate la mattina della Prima Comunione: attenti, impegnati, ma soprattutto consapevoli del grande dono che avrebbero ricevuto. Quest'esperienza mi ha stimolato a volerne sapere di piu', cosi' mi sono iscritta al Corso di Formazione Teologica, anche nella speranza di sentirmi preparata, ma soprattutto per imparare a trasmettere la mia fede a loro. Ci sono stati momenti molto belli, difficili ed unici passati con i bambini, trascorsi in quell'ora di reciproco confronto. Quello che ricordo con piacere in particolare e' che nel momento del disegno nasce spontaneo un canto a volte religioso , a volte no, che li coinvolge uno ad uno, creando cosi' una situazione di perfetta unione. Maestra e' il modo con cui mi chiamano sia a catechismo sia per strada: e' molto piacevole, ma fa capire quanto loro si aspettano da te. In realta' mi sento poco maestra, ma cerco di essere un buon testimone della fede che e' dentro di me. Quello che si impara a stare con i ragazzi e' che non sei tu il protagonista, ma loro, il centro della catechesi sono loro, tutto converge verso di loro e per loro.

Patrizia M.

 

Il catechismo, i bambini e la festa.

"I bambini sanno assaporare il gusto di una festa in cui non c'è bisogno di invito, ma tutti sono accolti, basta che sappiano il giorno, l'ora, il luogo. Sono le feste in cui tutti, proprio tutti, sono invitati; non mancherà cibo per nessuno, ogni bicchiere sarà colmo di dolce bevanda e ogni voce potrà unirsi al coro".

Noi per prime abbiamo imparato ad assaporare i momenti di festa dove la presenza di Gesù è : il cibo, la dolce bevanda e la parola che ci guida nel nostro cammino di crescita.

Ciao a tutti e buone vacanze.

Alessandra e Donatella.

 

Essere catechisti oggi in una società colma di grandi contraddizioni non è facile, anzi, è una sfida continua perché significa essere portatori del vangelo a cuori puri, ancora intrisi di fede autentica e amore verso tutti, gratuito. Con silvia abbiamo cercato di mantener vivo il loro incontro con Gesù: esperienza impegnativa, ma è l’obbiettivo stesso del catechismo. Se nel cuore dei bambini, e non solo, è certa la fiducia in Dio, allora sì che il loro diventar grandi si costruisce sulla roccia: Questo è il grande augurio che faccio ad ognuno di loro come catechista e mamma. Sia Maria, la vera madre di tutti noi, a proteggere queste giovani vite nel loro cammino verso l’età adulta, ossia l’età della piena maturazione della fede.

Luisa

 Cari ragazzi,

otto anni trascorsi insieme sono tanti. E’ stato un cammino bello, anche se qualche volte faticoso, un’esperienza che certamente ha arricchito tutti noi.

Il giorno della Cresima, quando ho visto tutti belli, ben compatti, così cresciuti da dover alzare la testa per incontrare il vostro sorriso, ho dato uno sguardo a ritroso e vi ho visti bambini; ho rivissuto commossa il cammino fatto insieme. Spero di avervi lasciato un buon ricordo, un piccolo seme, che alimentato dallo Spirito Santo in occasione della Cresima, possa sbocciare e portare frutti.

Il vostro proposito di continuare ad incontrarvi e formare gruppo, dimostra che desiderate far crescere il dono che avete ricevuto.

Vi voglio bene e auguri per il vostro progetto.

Paola

 

Sono passati veloci. Vi ho visto crescere fino a superarmi. Ho proprio gioito in questi anni, ascoltando le vostre battute originali, vedendo gesti impensati, attenzioni semplici e vere. Mi sono anche morsa più di un dito per trattenermi da sfuriate, che a volte non ho trattenuto. Anche il vento forte è Spirito Santo, che soffia con dolci frasi e sorrisi e con focosi e imperiosi interventi.

Il tutto per creare un incontro, un ascolto, un’attenzione. Alla fine di un corso guardo oltre e penso che la vostra futura persona ha qualche fondamento costruito in via Rugo, alle ore 14,30 di mercoledì di questi anni. Grazie per la vostra giovinezza.

Francesca

 

Al termine di questo anno di Catechismo, ho chiesto ai  “miei” ragazzi di I.a media, di scrivere una lettera a Gesù considerandolo un vero amico a cui parlare a cuore aperto.

   Ho poi assemblato le loro lettere prendendo un pezzettino da ciascuna;  è uscito così questo scritto che parla di Gesù e di loro, ma che potrebbe parlare anche di tutti noi se………… tornassimo a rivolgersi a Lui con semplicità e amore.”

                                                                                              Lorella

 

Caro Gesù, come stai? Io bene.  … la mia vita è cambiata da quando ho cominciato a frequentare le medie, la scuola è difficile, ma diciamo che me la cavo.

Mi piace la vita e anche quello che hai creato.

Ultimamente ho tanti impegni però il tempo per pregare per te ce l’ho sempre, soprattutto la sera.

So che anche tu hai molti impegni ma riesci sempre a fare tutto, come fai? Puoi pregare anche per me?

A catechismo ho visto molte delle tue avventure e dei tuoi miracoli.. la tua vita è stata interessante e mi dispiace che quando eri vivo alcune persone non ti credevano, ma io ti credo.

Di te ammiro la capacità di capire le persone, chiunque esse siano e di guarirle.

Non so come hai fatto a perdonare le persone che ti hanno fatto del male, io non ce la faccio.

Fa che non solo per me, ma anche per gli altri, vada tutto bene! (Soprattutto per le persone in difficoltà!)

Rispondimi presto, baci.

i ragazzi della prima media

 

Io e il mio attuale gruppo di catechismo ci siamo incontrati solo quest’anno, proprio in prossimità della Cresima.

Pur conoscendoci poco e nonostante i momenti di smarrimento, ci siamo sentiti in sintonia grazie al lavoro svolto da Miriam, Giovanna e Luciana, le catechiste che mi hanno preceduto e che hanno saputo guidare i ragazzi con l’efficacia della parola di Gesù.

Ci siamo presi per mano, ci siamo seduti per terra con le gambe incrociate, abbiamo anche corso per cercare di scoprire, conoscere e abbracciare la fonte della nostra fede.

Sì, perché l’esperienza più divertente e nello stesso tempo più importante di quest’anno catechistico è stata quella che noi abbiamo chiamato “La ricerca - gioco da grandi”, una specie di caccia al tesoro che ha richiesto collaborazione, condivisione, impegno, sacrificio, fantasia, per la quale ognuno ha messo in gioco le proprie capacità  (i propri talenti) per conquistare la meta.

Così, cercando dentro e fuori noi stessi, nelle cose e nelle persone che ci circondano, le squadre hanno trovato che il buono, il bello, il tenero, il dolce, il divertente, il grande, il sorprendente (aggettivi che rappresentano il frutto della ricerca) non sono altro che il tesoro dello Spirito Santo che è Amore e che si dona nella Cresima per fare della vita un miracolo d’amore.

E’ questo un tesoro un po’ particolare che non si conserva sotto chiave, ma è un tesoro che più si consuma più splende, più si spende più cresce, più si perde più si trova, più muore più vive.

Insomma è un tesoro al quale tu Marco, Daniel, Manuel, Simone, Ilenia, Veronica, Tommaso, Valentina, Luca, Daniele, Corinna, Mattia, Jacopo, Vanessa, Tania, potrai attingere per diventare vero cristiano.

Daniela

 

“Chi viene al catechismo, dimmi chi?”  questa canzone ci ha accompagnato tutto l’anno. Ai bambini è piaciuta moltissimo, visto che la canticchiavano anche durante gli incontri. Bambini stupendi, che hanno intrecciato i fatti e le immagini di Gesù e di Maria con le loro storie personali chiedendoci spesso se quei fatti fossero realmente accaduti. La loro curiosità è stata di grande aiuto a noi catechiste, in quanto ha stimolato la volontà di fare sempre meglio cercando di far capire loro con schede e racconti, l’amore che Dio ha per tutte le sue creature. Il lavoro di quest’anno con i bimbi è stato bellissimo, perché dall’ascolto delle loro piccole vicende abbiamo intuito la fiducia che riponevano in noi. Buone vacanze e arrivederci ad ottobre.

Paola e Cristina

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