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		Giovanni Paolo II: 
		Come non chinare il capo in silenzio 
		riflessivo di fronte all’eccezionale figura di Karol il grande? La sua 
		opera è sotto lo sguardo e nel ricordo di tutti:enumerarla per punti 
		sarebbe superfluo. 
		  Non per eccesso di critica ma con 
		rispetto e timore sottolineerei qualche neo più legato al tempo ed al 
		momento storico che direttamente alla persona di Giovanni Paolo II. 
		- il pericolo massificante e passeggero dei 
		media di massa che prevalentemente gratifica le persone (c’ero anch’io) 
		più che creare un atteggiamento religioso. 
		- una certa 
		polacchizzazione della chiesa cattolica  con riti e figure indebitamente 
		universalizzate (vedi la Madonna nera). 
		- Pur ribadendo 
		la centralità di Cristo una apertura eccessiva alla venerazione di santi 
		e sante. 
		- il linguaggio 
		un po’ ridondante e ripetitivo di documenti e catechesi in totale 
		contrapposizione alla semplicità del suo predecessore. 
		Quanto detto nulla toglie alla sua 
		grandezza: va solo un po’ oltre gli osanna del momento. 
		Benedetto XVI: 
		Pur pensando ad un papa attempato e “di 
		passaggio” non mi attendevo,nonostante la pressione dei 
		giornali,l’elezione del Cardinal Ratzinger.  
		Pare gli stia a cuore l’unità con l’Europa 
		luterana giacché cita,raramente,la Madonna senza eccesso di titoli ed 
		insiste sulla Bibbia. 
		E’indubbiamente la persona più preparata 
		teologicamente e sarà in grado di operare scelte sorprendenti. Il tratto 
		è semplice e tende a smitizzare la figura del papa (è una scommessa col 
		Concilio Vaticano II):Indubbio sarà il suo impegno nel custodire il 
		deposito della fede (che in realtà è tutta contenuta nel “Credo”) e da 
		bravo pastore tedesco farà buona guardia. 
		*** 
		Nell’ultimo anno è cambiato anche il 
		Vescovo ma già se n’è parlato. 
		Per Borgo Piave però è stato sostituito 
		anche il parroco: don Claudio è andato al Mas-Peron e don Luigi è giunto 
		da Pieve d’Alpago. 
		Al di là degli eventi e dei giudizi più o 
		meno azzeccati forse vale la pena di chiederci che cosa facciamo  noi 
		per noi stessi e per il bene di chi ci sta accanto. Mai come in questi 
		mesi è stato vero che "morto un papa se ne fa un altro" e così pure per 
		il vescovo; il parroco nel suo ambiente è papa e vescovo (lo disse  papa 
		Lucani) ma senza la collaborazione dei parrocchiani non si va da alcuna 
		parte. 
		In conclusione:tutti alla partenza per una 
		nuova tappa. 
		                       
		                                                                           Historicus |