Una serata dedicata ai più
piccoli, alcune ore di preparazione e di cammino, e come ringraziamento
dolci e splendidi sorrisi su visini increduli, un pò timorosi ma felici,
che ci riempiono il cuore di gioia, ci fanno sentire utili e come
piccoli ingranaggi di un meccanismo mosso dall'amore e dall'altruismo.
S. Nicolò è una data fissa
ed incancellabile, un altro motivo per incontrarsi, stare tutti insieme
e condividere un'esperienza che più come dovere è vista come svago e
divertimento; ma la maggior parte dei giovani questo non lo capisce,
chiusi nel loro menefreghismo, disinteressati ed apatici, isolati ed
assorti nelle loro sole preoccupazioni, non dimostrano minimamente
quello che dovrebbe essere il motore, lo spirito di gruppo, e a causa
loro il gruppo giovani è molto ristretto, quando invece potrebbe essere
numerosissimo.
Importante è capire che una
parrocchia, come tutte le comunità, è attiva solo se le persone che ne
fanno parte; anche noi giovani dobbiamo dare il nostro contributo, non
dobbiamo tirarci indietro, ma metterci in discussione ed al servizio
degli altri, essere operosi, e perché no, anche promotori di nuove
iniziative.
Abito dorato, bastone, copricapo
da vescovo e lunga barba bianca trasformano qualsiasi persona
volenterosa in un credibile S. Nicolò in carne ed ossa, portatore di
dolci e di tanta felicità.
Per i più piccoli questo rimarrà
un ricordo indelebile, e contribuirà a rendere la loro infanzia più
dolce.
Anche per noi aiutanti di S.
Nicolò rimarranno bei ricordi di quest'esperienza vissuta insieme, della
gioia dio donare anche poco, sperando di essere più numerosi il prossimo
anno, perché, in fin dei conti, che cosa sono due serata di tutto il
nostro tempo per far felici i bambini?
Questo potrebbe essere
l'appuntamento per il prossimo anno, ma non dimentichiamoci che un anno
è fatto di molti giorni ed ognuno di essi può essere un'occasione per
ritrovarci, stare insieme, confrontarci, conoscerci, crescere e fare
qualcosa per noi e per gli altri.
Marina
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