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		La prima tappa, durante 
		la gita nelle Marche e in Abruzzo, è stata la visita alle Grotte di 
		Frasassi. Durante il percorso guidato abbiamo appreso che il complesso 
		delle Grotte è visitabile al pubblico dal 1974.  L'ingresso alle grotte 
		è costituito da un'imponente volta naturale; da questo ampio vano 
		iniziale si diramano, indipendenti l'una dall'altra, due lunghe 
		derivazioni. Il percorso offre la vista di suggestive formazioni 
		calcaree, quali "Le canne d'organo", "Il lago cristallizzato", "I 
		giganti" e molte altre. Davvero un miracolo dell'acqua e del tempo! 
		Raggiunta Loreto abbiamo 
		visitato la Santa Casa, primo santuario di portata internazionale 
		dedicato alla Vergine Maria. Visitando il Santuario si è come contagiati 
		dalla fede di Maria, che è soprattutto obbedienza e accettazione 
		gioiosa di Dio nella propria vita, un sì pieno e generoso al suo 
		disegno. Meta di molti pellegrini infermi, specialmente condotti dall'Unitalsi 
		e dalle altre associazioni, che chiedono conforto e sollievo alla 
		Madonna. Il sorriso della Madre talvolta opera prodigiose guarigioni 
		infondendo fiducia e coraggio nel percorso della sofferenza. A Loreto si 
		ha proprio modo di meditare sul mistero dell'incarnazione di DIO per la 
		salvezza dell'uomo. 
		Finiamo la giornata con una 
		visita al Volto Santo nel Santuario di Manoppello. Molti gli anni di 
		studio sul velo, così tenue che l'immagine è visibile sia dalla parte 
		anteriore che posteriore. Il lavoro fondamentale è stato quello di 
		individuare i punti di "congruenza" tra la Sindone di Torino e il Velo 
		di Manoppello fino ad ottenere una perfetta sovrapposizione. 
		Forti le emozioni che 
		nascono nel voler sapere com'è il volto di Cristo. 
		Partiamo con la visita alla 
		città dell'Aquila dal castello cinquecentesco sede del Museo Nazionale 
		d'Abruzzo, poi accompagnati da alcune guide particolari, tre cani 
		randagi, percorriamo un itinerario tutto nostro attraverso la città 
		portandoci alla Basilica di San Bernardino, piazza del Duomo, S. Maria 
		del Suffragio, la Fontana delle Novantanove Cannelle, infine alla 
		Basilica di Santa Maria di Collemaggio. 
		La Fontana delle 
		Novantanove Can-nelle è, insieme alla basilica di Santa Maria di 
		Collemaggio, uno dei monumenti più celebri dell'Aquila. Secondo la 
		tradizione, i novantanove getti che sgorgano da altrettanti mascheroni 
		si rifanno al numero dei castelli che diedero origine alla città. 
		La basilica di Santa Maria 
		di Colle-maggio conserva le reliquie di papa Celestino V; è il più 
		interessante monumento in stile romanico-gotico d'Abruzzo, l'edificio 
		fu arricchito di ornamenti, affreschi e sculture, in particolare dopo 
		che vi ebbe luogo la sua incoronazione. 
		Sono stati due giorni 
		piuttosto intensi, ma riflettendo sulle cose viste, le emozioni portate 
		a casa, la particolare gioiosa atmosfera che si vive sia durante i 
		tragitti in corriera, a tavola e soprattutto durante le nostre animate 
		celebrazioni Eucaristiche, la fatica è stata certamente ripagata. |