PARLIAMONE
ANCORA
Tra le cose più
inutili ed assurde degli ultimi mesi si colloca la pubblicazione
del rapporto della Commissione teologica internazionale circa la
"Speranza di salvezza peri bambini morti senza battesimo" sul
quale argomento quei signori avrebbero lavorato sodo... E gli
adulti a quando?
E un caso di
arrampicata sugli specchi - teologici s'intende - senza un
motivo plausibile con la presunzione di addentrarsi nel mistero
di Dio con una curiosità quasi morbosa. Il concilio Tridentino
con un flash accecante, in collegamento diretto con la
Scrittura, dichiara la volontà universale di salvezza da parte
di Dio; figurarsi per i bambini che Cristo ha implorato di
lasciar andare da Lui e mica erano battezzati.
Rimane tuttavia
costume diffuso trattare temi o questioni teologiche ed
ecclesiali con disinvoltura e superficialità, anche in
televisione: spesso si usano paroloni incomprensibili ai più e
dei quali s'è pubblicamente pentito anche il cardinal Martini;
monsignor Ravasi che non è un sprovveduto, lasciando cadere
dalle mani un libro moderno di teologia ha sarcasticamente
concluso che o lui era uno sciocco o l' autore lo menava in
giro...
Tra i temi trattati
non sempre con la dovuta serietà c' è anche la parrocchia, che
da un lato viene esaltata come nucleo necessario della chiesa
locale e per altri versi viene sacrificata da norme discutibili.
COSA NON È LA
PARROCCHIA
- Non è proprietà
del sacerdote di turno che la dirige a piacimento.
- Non è l'elenco
delle tradizioni del passato tenute vive con più o meno
successo.
- Non è esclusiva
d'un clan che fa bello e cattivo tempo pur con la migliore delle
intenzioni.
- Non è una cassa
rurale che gestisce aiuti e denaro per le varie necessità.
- Non è un ufficio
che sigla certificati.
- Non è un
distributore automatico di Ostie, di candele o di benedizioni.
- Non è una tribuna
dalla quale guardare con distacco quanto avviene nell'immediato
circondano.
- Non è... tante
altre cose... che si danno per scontate.
COSA DOVREBBE
ESSERE?
- Un insieme di
persone che si sforzano di vivere secondo il Vangelo con il
quale si confrontano.
- Un gruppo di
famiglie che guardano al di là del portone di casa cercando di
rendersi utili agli altri.
- Uno stuolo di
bambini che portano allegria e vivacità anche nelle celebrazioni
liturgiche e magari si scatenano se sentono il tempo o le
cerimonie vanno inutilmente per le lunghe.
- Un cast di
giovani che insieme cercano strade di crescita e di indipendenza
dalle mode correnti.
- Persone che
desiderano approfondire argomenti attuali con serietà ed umiltà.
Giovani che guardano ad una famiglia futura serena e tranquilla
ma non ripiegata su se stessa.
- Gente che mette
volentieri le proprie capacità ed il proprio talento a servizio
degli altri imparando che è più bello dare che ricevere.
- Nonni che non si
sentono soli ma accolti, ascoltati ed amati da chi sta loro
intorno.
- Più che un elenco
anagrafico di nomi è un incontro festoso ove ci si scambiano
opinioni e si vive in sintonia con gli altri.
- E la
continuazione dell'entusiasmo delle colline di Galilea e dei
monti di Giuda quando i discepoli si stringevano attorno a Gesù.
E 1L PARROCO?
Ecco il problema!?
In alcuni casi è
sostituito da un diacono o da laici preparati; altre volte è "in
solido" o comunque ha in cura più parrocchie.
Visto che la
donazione è esclusa anche perché sarebbe problematica la scelta
del modello; appurato che al momento la soluzione femminile non
è neppure in alto mare, è giocoforza accontentarsi di chi ci
vien destinato.
Rimane tuttavia
assodato che non dev'essere il prete che dà il "la" alla
parrocchia ma il "la" deve essere frutto di tutte le componenti
della comunità. Solo così è valido e bello anche se talora è
flebile o un pò stonato.
ATTENTI, PERÒ...
L'amico mio Bruno
racconta che il ricco signore d'un castello diede una gran festa
per gli abitanti attorno al maniero: siccome le cantine, pur
generose, non avevan previsto un numero così alto di invitati il
signore chiese un favore; al centro del cortile del palazzo un
enorme barile avrebbe accolto il vino che ogni invitato portava
così tutti avrebbero potuto bere.
Un uomo pensò di
andare con un orcio pieno d'acqua sicuro di farla franca:
versandola nel barilone, nessuno se ne sarebbe accorto!
Iniziata la festa,
quando aprirono lo spinotto del barile uscì solo acqua... Tutti,
infatti, avevano pensato allo stesso modo ed avevano portato
solamente acqua.
C' è da sperare che
non succeda così anche nella parrocchia. |