Siam
qui per dirti grazie di averti incontrata.
Ogni persona è una parola di Dio da
leggere, piccola bibbia.
Tu sei stata per noi una piccola e
grande grazia, una bella pagina nella nostra vita.
Si stava bene con Olga e Olga stava
bene con noi.
Il prato fiorito è bella immagine
di ogni persona: fiori, colori, spazi, confini, c’è l’imbarazzo
della scelta. Voglio scegliere tre fiori dal tuo prato e
lasciare gli altri a voi.
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Donna del saluto sorridente
e accogliente.
Olga era capace di dialogo
aperto, immediato, semplice; il suo atteggiamento era
sempre contenuto, sereno, chiaro, come una bella
giornata;donna dal parlare arguto, intelligente, piacevole;
il suo conversare sempre rispettoso, delicato, tagliente
come la verità; pudica e libera, leggera e prudente, sempre
coinvolgente nella sua allegria.
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Gran signora nel lavoro –
servizio.
Il lavoro lo ha imparato in
casa, da Emma e Vittore. Emigrante a Milano a 13 anni, con
periodi a Busto Arsizio, ha misurato la grande città in
bicicletta. E’ stata a servizio nelle famiglie che amava,
riamata. Una vita a servizio, mai serva, ma sempre signora
nel suo lavoro. Segue con passione il marito nella malattia.
Poi accoglie la madre, con tenerezza, fino all’ultimo
respiro. Segue la nipote a Belluno e diventa la zia di mezza
città. Dona la sua cura amorevole a Gregorio, insieme a
serenità e gioia di vivere. Infine entra in punta di piedi
in canonica e in parrocchia. Madre premurosa ed affettuosa
per il parroco, cappellano speciale per la parrocchia,
custode attenta e discreta della comunità. I viaggi l’han
portato in mezzo mondo, in bella compagnia, sempre pronta a
partire con gli amici che l’amavano. L’unitalsi è stata
famiglia preziosa nel viaggio verso le regioni dello
spirito.
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Donna di fede e di
preghiera.
L’aveva imparato dalla mamma,
che ogni giorno, dopo le fatiche del pranzo, si sedeva a
leggere il libro della vita dei santi, sul quale si
addormentava, imparando il paradiso.
Aveva una fede semplice ed
essenziale, obbediente ed intelligente; una preghiera
continua, di parole e di intenzioni profonde; una
delicatezza di spirito, anima del vivere quotidiano.
Devota a Maria fino a
commuoversi ha desiderato il vestito unitalsi sino
nell’ultimo pellegrinaggio alla madre terra.
Piccola
grande Olga, grazie.
Un fatto per ricordare la persona
quotidiana. Un giorno arriva dal mercato con un pacco. Un
vestito tirolese. L’ho pagato poco, si giustifica. Lo aggiusto
io e faccio la mia bella figura. Mi piace proprio. Un giorno si
presenta a messa sgargiante, la primizia va al Signore, poi si
immerge nelle meraviglie delle amiche. Sei bellissima, le
dicevano. Sinceramente. E dopo cosa sarà? Ci sarà il
giudizio e il Paradiso.
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Il giudizio.
Il giudizio appare ragionevole
e dovuto. Nella scrittura se ne parla e anche nell’ultima
enciclica del Papa, Spe Salvi, lo si presenta. Noi siamo dei
costruttori della nostra vita. Per una costruzione ci vuole
le fondamenta, il materiale di costruzione e il collaudo. Si
può costruire sulla sabbia o sulla roccia. La roccia è
Cristo. Si possono usare materiali scadenti o forti. Si può
costruire con la paglia, il fieno, o con l’argento e l’oro.
Il collaudo verificherà il lavoro della vita. Il giudizio
che ci attende alla fine della vita sarà uno sguardo d’amore
di Dio, come fuoco. A quel fuoco resisterà la casa che è
costruita sulla roccia di Cristo. La paglia, che sono le
vanità, le cose futili e inutili spariranno nel fuoco. Ogni
sacrificio come argento sarà purificato e resisterà, ogni
atto di amore come oro brillerà ancor più. Grazie e
giustizia ci prepareranno per essere abitati da Dio per
sempre. E inizia il Paradiso.
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Il Paradiso.
Beati voi del Paradiso.
Ma siamo beati anche noi quaggiù. Questa è la bella notizia
per noi e per Olga.
Beati voi poveri. Olga
povera ha sempre avuto da dare qualcosa a tutti, proprio
tutti e non le è mai mancato nulla.
Beati gli afflitti. Se
non siamo afflitti noi ce n’è di afflizione da consolare.
Questa un’altra attenzione della Olga, gli ammalati, i giù
di corda, volontaria non solo nell’unitalsi ma a casa.
Beati i miti.
Possederanno la terra. Lei ha posseduto gli amici e la
gente. Quanti amici, veri, sinceri, fino alla fine, un
piccolo paradiso contagioso.
Beati quelli che han fame e
sete della giustizia. Era particolarmente sensibile alle
missioni e al terzo mondo. Ai bollettini degli istituti. Io
le dicevo: buttali via. Lei di nascosto rispondeva e li
aiutava.
Beati i misericordiosi.
Vuol dire cuore grande. Lo aveva per tutti e in particolare
per la sua famiglia. Era il filo che teneva unite le perle
della collana, dalla Francia, alla Liguria a Milano a qui.
Beati i puri di cuore.
Dio è luce e con lui non ci sono le tenebre. Camminava
leggera sopra i doppi sensi della vita, sulle ortiche del
quotidiano. Semplice come colomba, astuta come serpente.
Beati gli operatori di pace.
La sua parola era di comprensione per ogni debolezza,
soffriva dove c’era la discordia, inventava parole per
riconciliare.
Beati i perseguitati per
amore della giustizia. Chi non ha le sue prove nella
vita? Per amore del Signore e forti della buona coscienza si
continua a fare il bene, semplicemente.
Beati voi. Felici voi
fin da qui. Beata te Olga e beati noi che ti abbiamo
conosciuto.
Piccola grande Olga,
hai superato il giudizio di Dio.
Sei nel suo amore. Aiutaci a vivere da beati in terra. Qui
costruiamo il nostro Paradiso. E prega per noi. |