Il
primo giorno dell’anno, da 42 anni, nelle comunità cristiane si
celebra la Giornata Mondiale della Pace. La riflessione sul tema
proposto dal Papa e le preghiere per intercedere dal Signore il
dono della Pace segnano questo appuntamento.
La riflessione sul
tema fissato è contenuta nel messaggio che il Santo Padre, lo
scorso 11 dicembre ha indirizzato ai cristiani ed a tutti gli
“uomini di buona volontà”.
Il
Messaggio, del quale hanno relazionato stampa e televisione, è
un forte richiamo ad atteggiamenti di vera giustizia verso i
poveri del mondo. Essi non sono il fardello del mondo.
Alcuni spunti
possono dare l’idea dei forti temi affrontati e, nello stresso
tempo, possono diventare un invito a leggere integralmente il
testo. Testo reperibile sia su Internet che chiedendolo in
Parrocchia.
Il Papa richiama il
fatto che la disparità tra ricchi e poveri si è fatta più
evidente anche nei paesi più sviluppati. E così la pace è più
fragile.
è necessario mettre
gli ultimi al primo posto, governando in senso solidale la
globalizzazione e rilanciando la cooperazione.
Il messaggio poi
rinnova la preoccupazione, altre volte manifestata, per le spese
militari che tolgono risorse allo sviluppo. Inoltre la forte
affermazione che la causa di miseria non sono le nascite, ma le
speculazioni. La difficoltà di accesso alle risorse è fatto
grave ed offesa ai più poveri. Il boom demografico non è la
causa della miseria. Qui il papa rinnova la denuncia delle
politiche contrarie alla vita.
Sono poi richiamate
altre urgenze. Tra queste la necessità di investimenti sulla
formazione delle persone. Non basta aiutare è necessario
insegnare. Valorizzare la società civile locale ed
internazionale è un sicuro metodo di intervento. Mettere i
poveri al primo posto richiede cooperazione economica e
giuridica. Ci vogliono però, a tutti i livelli, uomini e donne
che vivono in profondità la fraternità.
I temi trattati
hanno uno spessore universale, mondiale. Possono sembrare
distanti dalla nostra realtà
è però fondamentale
la formazione, per ogni persona, di una “mentalità”, di un
criterio di giudizio, di valutazione e di scelte che siano
secondo le linee tracciate per tutti noi dal Papa. Nella piccola
realtà del nostro ambiente potremo, secondo opportunità, agire
secondo quei criteri di attenzione, aiuto, formazione,
fraternità che sono alla base di una presenza cristiana nella
società.
Nella sera del
primo dell’anno ci troveremo in cattedrale a pregare, con il
nostro Vescovo, per il grande dono della Pace. |