Era
il mattino del 15 ottobre 1961 quando un bambino, alla porta della
Chiesa, dava il benvenuto al primo parroco di Borgo Piave. La nuova
parrocchia (staccatasi dal Duomo di cui ne era parte) contava allora 316
famiglie con circa mille abitanti e iniziava il suo cammino sotto la
guida esperta di Don Sergio Manfroi. Da allora sono passati vent'anni.
La tentazione ora sarebbe di cercare di fare un bilancio del cammino
fatto e di esprimere un giudizio. Come ad esempio non ricordare
l'entusiasmo, il fervore con cui si è cercato di dare un volto ben
definito alle strutture della parrocchia e di formare una comunità viva
ed unita ! Come non ricordare i numerosi lavori eseguiti per
l'abbellimento della chiesa ed ancor più le iniziative sempre nuove
rivolte alla formazione di una vera e grande famiglia! Vent'anni! Quanti
avvenimenti lieti ma anche tristi (la tragedia del Vaiont e l'alluvione
del '66) hanno concorso a cambiare in parte il volto della parrocchia e
quanti mutamenti si sono verificati sotto l'aspetto paesaggistico (nuove
costruzioni) e sotto l'aspetto moraIe e spirituale con l'incalzare di
nuove mentalità e con il rinnovamento che si è operato nella chiesa
stessa, portando a misurarsi con sempre nuovi problemi.Quante cose da
dire ! Non me la sento però di fare un esatto bilancio anche perchè
penso che la cosa non sia possibile perchè il dati “veri” li
possiede soltanto il Signore. |
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BREVI
CENNI STORICI SULLE VICENDE DELL'EDIFICIO NEI SECOLI
Venne
edificata nel 1361 grazie al lascito di un certo Nicolò Cursore. Come
per altre chiese sorte in quel periodo la dedica al Santo Protettore fu
fatta anche per ricordare il benefattore che ne permise l'edificazione.
Dovette essere una piccola chiesa, una sola aula, oggetto di frequenti
inondazioni del fiume e per tali motivi soggetta a continue opere di
restauro. Nel 1547 fu completamente restaurata sotto il rettorato di
Domenico Faletro e tale rimase fino alla seconda metà del 1800.
Particolare
interessante di questa costruzione è che l'entrata era all'opposto
dell'attuale, vale a dire che la facciata era probabilmente nel luogo
ove attualmente esiste la sacrestia mentre non esistevano le due case
addossate alla chiesa, davanti alla casa “Fantuzzi”. Per secoli fu
condotta a rettoria, fu sede della confraternita degli zattieri dalla
fondazione della scuola, nella seconda metà del 1400, fino al tempo
della dominazione francese periodo in cui subì l'oltraggio di essere
adibita a ricovero delle truppe e di animali, sorte peraltro riservata a
tutte le chiese della diocesi.
Gli
zattieri vi tenevano le loro riunioni che venivano quindi prese in un
luogo sacro e pertanto rese più solenni custodivano la cassa comune, le
insigne dell'arte ed il gonfalone che veniva utilizzato nelle
processioni delle feste solenni. Fu più volte riattata nei secoli perché
soggetta a frequenti alluvioni del Piave dato che nel 1860 fu chiusa al
pubblico perchè pericolante. Si dovette rifare completamente il tetto
ed in tale occasione, demolendo le vecchie strutture, ci si accorse che
i muri laterali non avrebbero potuto sostenere il peso della nuova
copertura. Fu pertanto necessario abbattere completamente l'edificio e
ricostruirlo più ampio e luminoso di prima nelle attuali dimensioni e
strutture di carattere neoclassico. Un altro importante lavoro
nella chiesa fu ultimato nel……allorquando si inaugurò la grotta
dedicata alla Vergine ed in quella occasione ci fu una solenne
cerimonia.
Oltre
20 anni fa il 15 ottobre 1961 inizia la vita della chiesa non più
rettoria ma parrocchia. Fino ad allora la parrocchia per i Borghigiani
era stata quella del Duomo. |