Che movimento in piazzetta San Nicolò! Molti
dipendenti dei vari uffici diranno una preghiera al santo per il comodo
e vicino parcheggio. Ma non è il solo movimento. Si vedono spesso
tecnici con strumenti per misurare il grande fabbricato della ex
Conceria. Questo è un movimento molto apprezzato. Qualcosa si muove.
Sono state approvate le varianti al piano regolatore. Si spera che il
movimento si intensifichi e sfoci in progettazioni e programmi. Si
chiede di sapere quale sarà il futuro assetto del Borgo. La richiesta
è legittima. Chiediamo che la popolazione sia informata delle
intenzioni e delle prospettive. Abbiamo molta fiducia negli
amministratori. Ce la ricambino informandoci. Un altro passo è stato
fatto per chiedere l'inserimento nel nuovo piano regolatore, in Via
Monte Grappa, di un'area per il culto, che vuol dire un centro
parrocchiale per i giovani e le attività sociali di una
comunità. La richiesta guarda avanti, oltre i nuovi complessi
edilizi che sorgono, oltre l'aumento della popolazione, pensando ad una
zona con una sua vita. Non è un privilegio che si chiede
all'amministrazione, né un favore, ma un guardare alla popolazione ed
alle sue esigenze. Gli amministratori saranno certamente saggi da
informarsi delle richieste della base, della situazione, prima di
procedere a qualsiasi scelta. La Parrocchia è un insieme di persone che
hanno capacità di voto e di proposta, nonché di suggerimento e
giudizio sull'operato degli amministratori. Il bene comune sta a cuore a
tutti. A noi che ci viviamo, particolarmente.
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Hai mai ricevuto una rosa? E un mazzo
di rose, un bel mazzo di rose, offerto col cuore? Riesce a far volare la
fantasia e l’anima. E’ il segno dell'affetto, dell'amore. Se poi
incoroni uno di rose è uno sposalizio. Se orni anche la casa di fiori
è un giorno raro. Il Rosario prende origine da queste usanze
comuni e sempre vere Offrivano le corone di rose ai loro re, regine
grandi. Era segno di affetto, sottomissione, devozione. Si incominciò
in epoca medievale ad offrire queste corone di rose, rosari, anche alla
Vergine. San Domenico pensò a renderlo più vero il Rosario,
trasformandolo in 50 rose, dieci alla volta, offerte alla Regina. L'ottobre è il mese del Rosario.
L'offerta a Maria del nostro affetto, nostra grande devozione. Tre i
fatti che si legano a questa offerta: la vita, la morte, il dopo. Nei
misteri gaudiosi contempliamo i fatti della vita di Gesù e nostra; nei
misteri dolorosi i fatti della morte di Gesù e nostra; i misteri
gloriosi la gloria futura di Gesù e nostra. La Vita la morte, il
futuro. Ce n'è per tutti. Il Rosario è la forma più semplice di
penetrazione delle verità più grandi della nostra vita, è il modo,
più affettuoso di accostarci con la compagnia di Maria, Madre di Dio e
nostra. Non basta lo splendore della verità per cambiare un uomo, è il
calore della verità che cambia ognuno di noi. E Maria può accendere il
cuore. E’ possibile recitarlo da soli, camminando, in macchina, nei
ritagli di tempo. E’ bene recitarlo in famiglia, con la guida della
madre, autorevole esperta in arti materne. Lo si prega in Chiesa in
comunità. La ripetizione semplice e confidente dell’Ave è il segno
della confidenza dell'amore, l'ingenuità della semplicità di cuore. la
certezza della risposta della madre. Il mese di ottobre faccia fiorire le
rose, nel calore della contemplazione con squarci di eternità.
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