1)
la nostra esperienza
Disorientamento,
timore, insicurezza avevano reso "poveri" gli apostoli, che
sentivano quindi la necessità di invocare la realizzazione della grande
promessa: per questo tutti loro "erano assidui e concordi nella
preghiera, insieme con alcune donne e con Maria, la madre di Gesù e con
i fratelli di lui" (At 1, 14). Lo stato d'animo che caratterizza
tanti cristiani di oggi non è difforme da quello di allora: turbamento,
scoraggiamento, senso di impotenza ci accompagnano anche
all'approssimarsi del terzo millennio; ma è proprio la nascita di
Cristo, cui fa riferimento questa ricorrenza, che ci ricorda con forza
come Dio sia e resti in ogni circostanza il Signore della storia che sa
sempre trasformare in Storia di salvezza. Anche questa certezza è
contenuta nella promessa fatta dal Cristo e confermata dall'azione dello
Spirito. Per questo il Papa ci ricorda che la Chiesa non può prepararsi
alla scadenza bimillenaria "Spirito Santo". Ciò che è nella
"Pienezza del tempo" si è compiuto per opera dello Spirito
Santo, solo per opera sua può ora emergere dalla memoria della
Chiesa".
2)
la figura dello Spirito Santo
Ma
chi è lo Spirito
Santo e come lo si può riconoscere? E’ stato detto che "è
impossibile parlare dello Spirito Santo, ma è anche impossibile
tacere" (Karl Barth).
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E’
come il vento, che sposta l'aria, agita le foglie e accarezza i fiori,
ma non sai da dove venga nè dove vada. “Il vento soffia dove vuole e
ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di
chiunque è nato dallo Spirito" (Gv 3,8). E’ come la luce:
illumina i monti, fa brillare i laghi, esalta il sorriso di un
fanciullo; senza di essa non vedi nulla, ma che cosa essa sia non lo
sai. Gli artisti hanno cercato di ritrarlo sotto forma di lingue di
fuoco o di candida colomba, ma non sono potuti andare al di là del
segno. Eppure c'è un'immagine che lo Spirito stesso ha modellato per
noi, sgorgata dalla sua azione nel tempo, datata di 2000 anni: “è
Cristo Signore, nato per opera dello Spirito Santo” (Cfr. Mt 1,18).
Come infatti ricerchiamo l'immagine del Padre nella creazione o quella
del Figlio nella Sindone, così possiamo vedere il volto dello Spirito
nelle opere che Egli compie. Il Cristo ne è il capolavoro, ma lo
Spirito è visibile anche in Maria la madre di Gesù, in san Francesco o
in santa Chiara, in san Martino, nei martiri Vittore e Corona, o in
madre Teresa, nel santo e nel peccatore, in ogni uomo, proprio perché
creato ad immagine di Dio. Lo Spirito Santo è presente in ognuno di
noi, come ci attesta san Paolo: "0 non sapete che il vostro corpo
è tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete da Dio, e che
non appartenete a voi stessi?" (1Cor 6,19). Il conseguente impegno
da assumere è quindi quello di riscoprire la presenza dello Spirito
Santo in ciascuno di noi, recuperando fino in fondo la nostra grande
dignità, che è quella di essere "figli di Dio". E
un'esperienza da vivere con gioia profonda gioia profonda per poterla
trasmettere all'uomo d'oggi che troppo spesso ha dimenticato la verità
di se stesso, la sua grandezza originaria, banalizzando la sua vita fino
a smarrirne il senso e trovandosi ad essere come uno smemorato che si
aggira sulle strade del mondo senza ricordare neppure il suo nome.
Mons.
Pietro Brollo

Lo
Spirito accende il sorriso dei ragazzi, da luce ai loro occhi. Barlume
di vita eterna, donato alle nostre famiglie e a chi sa vedere.
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