Capitolo 19

Zaccheo (1-10) La parabola delle mine (11-27) Ingresso di Gesù in Gerusalemme (28-44) I profanatori cacciati dal tempio (45-48)
Zaccheo La parabola delle mine Ingresso di Gesù in Gerusalemme I profanatori cacciati dal tempio
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Zaccheo

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ntrato(1) in Gerico, attraversava la città. (2)Ed ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, (3)cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, poiché era piccolo di statura. (4)Allora corse avanti e, per poterlo vedere, salì su un sicomoro, poiché doveva passare di là. (5)Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». (6)In fretta scese e lo accolse pieno di gioia. (7)Vedendo ciò, tutti mormoravano: «E' andato ad alloggiare da un peccatore!». (8)Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto». (9)Gesù gli rispose: «Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anch'egli è figlio di Abramo; (10)il Figlio dell'uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».

 

 

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La parabola delle mine

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entre(11) essi stavano ad ascoltare queste cose, Gesù disse ancora una parabola perché era vicino a Gerusalemme ed essi credevano che il regno di Dio dovesse manifestarsi da un momento all'altro. (12)Disse dunque: «Un uomo di nobile stirpe partì per un paese lontano per ricevere un titolo regale e poi ritornare. (13)Chiamati dieci servi, consegnò loro dieci mine, dicendo: Impiegatele fino al mio ritorno. (14)Ma i suoi cittadini lo odiavano e gli mandarono dietro un'ambasceria a dire: Non vogliamo che costui venga a regnare su di noi. (15)Quando fu di ritorno, dopo aver ottenuto il titolo di re, fece chiamare i servi ai quali aveva consegnato il denaro, per vedere quanto ciascuno avesse guadagnato. (16)Si presentò il primo e disse: Signore, la tua mina ha fruttato altre dieci mine. (17)Gli disse: Bene, bravo servitore; poiché ti sei mostrato fedele nel poco, ricevi il potere sopra dieci città. (18)Poi si presentò il secondo e disse: La tua mina, signore, ha fruttato altre cinque mine. (19)Anche a questo disse: Anche tu sarai a capo di cinque città. (20)Venne poi anche l'altro e disse: Signore, ecco la tua mina, che ho tenuta riposta in un fazzoletto; (21)avevo paura di te che sei un uomo severo e prendi quello che non hai messo in deposito, mieti quello che non hai seminato. (22)Gli rispose: Dalle tue stesse parole ti giudico, servo malvagio! Sapevi che sono un uomo severo, che prendo quello che non ho messo in deposito e mieto quello che non ho seminato: (23)perché allora non hai consegnato il mio denaro a una banca? Al mio ritorno l'avrei riscosso con gli interessi. (24)Disse poi ai presenti: Toglietegli la mina e datela a colui che ne ha dieci (25)Gli risposero: Signore, ha gia dieci mine! (26)Vi dico: A chiunque ha sarà dato; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. (27)E quei miei nemici che non volevano che diventassi loro re, conduceteli qui e uccideteli davanti a me».

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Ingresso di Gesù in Gerusalemme 

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ette(28) queste cose, Gesù proseguì avanti agli altri salendo verso Gerusalemme.

(29)Quando fu vicino a Bètfage e a Betània, presso il monte detto degli Ulivi, inviò due discepoli dicendo: (30)«Andate nel villaggio di fronte; entrando, troverete un puledro legato, sul quale nessuno è mai salito; scioglietelo e portatelo qui. (31)E se qualcuno vi chiederà: Perché lo sciogliete?, direte così: Il Signore ne ha bisogno». (32)Gli inviati andarono e trovarono tutto come aveva detto. (33)Mentre scioglievano il puledro, i proprietari dissero loro: «Perché sciogliete il puledro?». (34)Essi risposero: «Il Signore ne ha bisogno».

(35)Lo condussero allora da Gesù; e gettati i loro mantelli sul puledro, vi fecero salire Gesù. (36)Via via che egli avanzava, stendevano i loro mantelli sulla strada. (37)Era ormai vicino alla discesa del monte degli Ulivi, quando tutta la folla dei discepoli, esultando, cominciò a lodare Dio a gran voce, per tutti i prodigi che avevano veduto, dicendo:

(38)«Benedetto colui che viene, il re, nel nome del Signore.
Pace in cielo e gloria nel più alto dei cieli!».

(39)Alcuni farisei tra la folla gli dissero: «Maestro, rimprovera i tuoi discepoli». (40)Ma egli rispose: «Vi dico che, se questi taceranno, grideranno le pietre».

(41)Quando fu vicino, alla vista della città, pianse su di essa, dicendo: (42)«Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, la via della pace. Ma ormai è stata nascosta ai tuoi occhi. (43)Giorni verranno per te in cui i tuoi nemici ti cingeranno di trincee, ti circonderanno e ti stringeranno da ogni parte; (44)abbatteranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata».

2 aprile 30 d.C.

 

Luca 19, 29-44

 

 

Ingresso di Gesù a Gerusalemme (icona russa)

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I profanatori cacciati dal Tempio

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ntrato(45) poi nel tempio, cominciò a cacciare i venditori, (46)dicendo: «Sta scritto:

La mia casa sarà casa di preghiera. Ma voi ne avete fatto una spelonca di ladri!».

(47)Ogni giorno insegnava nel tempio. I sommi sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo perire e così anche i notabili del popolo; (48)ma non sapevano come fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue parole.