Questione del Battista | I vignaioli perfidi | Il tributo a Cesare | I sadducei e la resurrezione | Il Cristo figlio di David | Ipocrisia degli scribi | |
n(1) giorno, mentre istruiva il popolo nel tempio e annunziava la parola di Dio, si avvicinarono i sommi sacerdoti e gli scribi con gli anziani e si rivolsero a lui dicendo: (2)«Dicci con quale autorità fai queste cose o chi è che t'ha dato quest'autorità». (3)E Gesù disse loro: «Vi farò anch'io una domanda e voi rispondetemi: (4)Il battesimo di Giovanni veniva dal Cielo o dagli uomini?». (5)Allora essi discutevano fra loro: «Se diciamo "dal Cielo", risponderà: "Perché non gli avete creduto?". (6)E se diciamo "dagli uomini", tutto il popolo ci lapiderà, perché è convinto che Giovanni è un profeta». (7)Risposero quindi di non saperlo. (8)E Gesù disse loro: «Nemmeno io vi dico con quale autorità faccio queste cose». |
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oi(9) cominciò a dire al popolo questa parabola: «Un uomo piantò una vigna, l'affidò a dei coltivatori e se ne andò lontano per molto tempo. (10)A suo tempo, mandò un servo da quei coltivatori perché gli dessero una parte del raccolto della vigna. Ma i coltivatori lo percossero e lo rimandarono a mani vuote. (11)Mandò un altro servo, ma essi percossero anche questo, lo insultarono e lo rimandarono a mani vuote. (12)Ne mandò ancora un terzo, ma anche questo lo ferirono e lo cacciarono. (13)Disse allora il padrone della vigna: Che devo fare? Manderò il mio unico figlio; forse di lui avranno rispetto. (14)Quando lo videro, i coltivatori discutevano fra loro dicendo: Costui è l'erede. Uccidiamolo e così l'eredità sarà nostra. (15)E lo cacciarono fuori della vigna e l'uccisero. Che cosa farà dunque a costoro il padrone della vigna? (16)Verrà e manderà a morte quei coltivatori, e affiderà ad altri la vigna». Ma essi, udito ciò, esclamarono: «Non sia mai!». (17)Allora egli si volse verso di loro e disse: «Che cos'è dunque ciò che è scritto: La pietra che i costruttori hanno
scartata,
(18)Chiunque cadrà su quella pietra si sfracellerà e a chi cadrà addosso, lo stritolerà». (19)Gli scribi e i sommi sacerdoti cercarono allora di mettergli addosso le mani, ma ebbero paura del popolo. Avevano capito che quella parabola l'aveva detta per loro. |
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ostisi(20) in osservazione, mandarono informatori, che si fingessero persone oneste, per coglierlo in fallo nelle sue parole e poi consegnarlo all'autorità e al potere del governatore. (21)Costoro lo interrogarono: «Maestro, sappiamo che parli e insegni con rettitudine e non guardi in faccia a nessuno, ma insegni secondo verità la via di Dio. (22)E' lecito che noi paghiamo il tributo a Cesare?». (23)Conoscendo la loro malizia, disse: (24)«Mostratemi un denaro: di chi è l'immagine e l'iscrizione?». Risposero: «Di Cesare». (25)Ed egli disse: «Rendete dunque a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio». (26)Così non poterono coglierlo in fallo davanti al popolo e, meravigliati della sua risposta, tacquero. |
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.."Mostratemi un denaro. di chi è l'immagine e l'iscrizione?".. Preti Mattia 1640 - Pinacoteca di Brera (Milano) |
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li(27) si avvicinarono poi alcuni sadducei, i quali negano che vi sia la risurrezione, e gli posero questa domanda: (28)«Maestro, Mosè ci ha prescritto: Se a qualcuno muore un fratello che ha moglie, ma senza figli, suo fratello si prenda la vedova e dia una discendenza al proprio fratello. (29)C'erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. (30)Allora la prese il secondo (31)e poi il terzo e così tutti e sette; e morirono tutti senza lasciare figli. (32)Da ultimo anche la donna morì. (33)Questa donna dunque, nella risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l'hanno avuta in moglie». (34)Gesù rispose: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; (35)ma quelli che sono giudicati degni dell'altro mondo e della risurrezione dai morti, non prendono moglie né marito; (36)e nemmeno possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, essendo figli della risurrezione, sono figli di Dio. (37)Che poi i morti risorgono, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando chiama il Signore: Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe. (38)Dio non è Dio dei morti, ma dei vivi; perché tutti vivono per lui». (39)Dissero allora alcuni scribi: «Maestro, hai parlato bene». (40)E non osavano più fargli alcuna domanda. |
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gli(41) poi disse loro: «Come mai dicono che il Cristo è figlio di Davide, (42)se Davide stesso nel libro dei Salmi dice: Ha detto il Signore al mio Signore: siedi alla mia destra, (43)finché io ponga i tuoi nemici come sgabello ai tuoi piedi? (44)Davide dunque lo chiama Signore; perciò come può essere suo figlio?». |
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(45) mentre tutto il popolo ascoltava, disse ai discepoli: (46)«Guardatevi dagli scribi che amano passeggiare in lunghe vesti e hanno piacere di esser salutati nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei conviti; (47)divorano le case delle vedove, e in apparenza fanno lunghe preghiere. Essi riceveranno una condanna più severa». |
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