14) ALTEPRANDO (649)

Il vescovo Alteprando partecipò l'anno 649 al concilio del Laterano convocato per disposizione di papa Martino (649-655).

In questo concilio fu condannata l'eresia dei monoteliti, i quali propugnavano che nella Persona di Cristo vi era una sola volontà, quella Divina: mentre invece, come in Cristo vi sono due nature, la divina e l'umana, così vi devono essere anche due volontà: quella «divina» e quella «umana».

Questa condanna irritò fortemente l'imperatore Costante II, il quale fece catturare papa Martino I e relegarlo nel Chersoneso, dove tra gli stenti e i maltrattamenti, finì i suoi giorni come glorioso campione della Fede e martire dell'Ortodossia.

Nessuna meraviglia pertanto che anche gli altri vescovi che parteciparono al concilio, dovessero essere sottoposti ad angherie e maltrattamenti.

E' quanto sembra aver avuto in sorte anche il vescovo di Belluno Alte­prando il quale «sofferse grandissimi travagli per la sua Chiesa da Ariani molestata, essendo egli cattolico e di vita innocentissima» .(1)

 


I) Cfr., Piloni, pag. 94.

 

Nell'anno 680 fu celebrato nella chiesa di san Giovanni in Laterano un concilio di vescovi occidentali sotto il pontefice Agatone (678-681) per concordare il voto da mandarsi al concilio Generale che si doveva celebrare in Costantinopoli, perchè era troppo disagevole per i vescovi recarsi personalmente in una città tanto lontana.

Risulta che a questo concilio era presente anche il vescovo di Belluno, come lo si può rilevare dagli «Atti del Concilio»: «Episcopi qui Concilium approbarunt etc. Aquilegiensis et huius suffraganei ...Feltrinus, Sacillanus, Bellunensis...».(1)

Il nome di questo vescovo però rimane sconosciuto.(2)

 


I) Cfr. Piloni, pag. 95.

2) Il Ms. anonimo della Biblioteca Gregoriana «Fondo Da Borso» alla data 680 fa seguire un vescovo Valfranco con l'annotazione «Tempo incerto». piova

 

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