28) ERNEFREDO (1000-1015)

 

Il fatidico e tanto temuto anno Mille, trovò sulla cattedra episcopale di Belluno il vescovo Ernefredo, il quale, essendo morto il patriarca Rodoaldo, proprio in quell'anno partecipò, insieme con gli altri suffraganei, alla elezione del «Patriarca Giovanni, che fu il quinquagesimo, ch'hebbe la Chiesa di Aquileia». (1)

Si ritiene che Ernefredo fosse bellunese, e della famiglia Piloni. Questo vescovo, insieme con i consoli della città ed altri bellunesi, si recò in Treviso 1' anno 1014, per rendere omaggio all'imperatore Enrico II che ritornava da Roma, dove era stato incoronato imperatore da papa Benedetto VII (1012-1024).

Gli portò le chiavi della città e gli prestò giuramento di fedeltà come conte e feudatario dell'impero. (2)

L'imperatore Enrico, in quella circostanza, confermò ad Ernefredo il rispetto per le antiche consuetudini, e il possesso di quanto era stato donato dai precedenti re e imperatori. «Et in particolare quello che havevano li bellunesi acquistato al tempo del vescovo Giovanni nel Trentino, e Trevigiano, come nel Friuli e nel territorio di Feltro». (3)

 


I) Cfr. «Historia della città di Belluno» di G. Piloni, pag. 120.

2) Piloni, ibidem, pagg. 120-122.

Il Cambruzzi nella «Storia di Feltre» ritiene invece che questo incontro sia avvenuto in Feltre. Tale divergenza di luogo si potrebbe forse spiegare supponendo che Ernefredo, almeno per deferente cortesia, da Treviso abbia voluto accompagnare fino a Feltre l'imperatore Enrico che faceva ritorno in Germania.

3) Piloni, ibidem, pag. 122.

 

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