9) FELICE II 547
«Il vescovo Felice, illustre per santità di vita, intervenne al concilio romano nell'anno 547». (1)
In quel tempo «Fioriva Fortunato vescovo di Pottiers nella Francia, di nation Trevigiano, e nato nella valle di Dobbiade non longi da Trevigi, huomo celebre nelle lettere. Era Felice vescovo di Belluno amicissimo di questo Fortunato, il quale ritrovandosi con Fortunato, in Ravena con gran dolore degli occhi fu fatto sano con l'oglio che ardeva nel tempio del Beato Martino:...». (2)
In quella circostanza «dicesi... che abbia fatto voto di far erigere in Belluno un tempio a San Martino, per intercessione del quale aveva riacquistata la vista. Pertanto arrivato a Belluno si adoperò con grande impegno per mandar ad esecuzione il voto fatto, cosichè da quel tempo quel tempio servisse anche da Cattedrale per i vescovi.
IL vescovo Felice morì dopo una lunga amministrazione della sua chiesa. Fu sepolto presso la chiesa di Santa Maria di Valdenere di Bollago (3), territorio della giurisdizione bellunese». (4)
«Fu questo Episcopo Felice sepolto nella chiesa di Santa Maria di Bollago Territorio Bellunese, dove si era ridotto ad habitare per fuggire i Bellici tumulti, e per star lontano dalli Arriani». (5)
l) F. Ughello, ((Italia Sacra», Tomo V. col. 170. (Traduz. dal latino).
2) C. Piloni, op. cit., pag. 85.
3) Bolago è ora il centro dell'attuale parrocchia di Libano.
4) F. Ughello, op. cit., Tomo V, col. 170. (Trad. dal latino);
5) L'espressione «per star lontano dalli Arriani...» riferita dal Piloni, più che a questo vescovo, farebbe pensare al vescovo Felice del 347, perché era in quel tempo che ancora infuriava la contesa tra cattolici e ariani.
Florio Miari, in «Cronache Bellunesi» a pagine 8 e 9. riferisce che nel rifabbricare la chiesa della Madonna di Valdenere presso Bolago, nella parrocchia dei santi Faustino e Giovita di Libàno «Nell'anno 1762... vi si trovò un sepolcro, entro cui eranvi le ossa di un uomo, con sopra un'iscrizione che aveva inciso: Felix eps, lapida che ancora si conserva. Le ossa ritrovate vennero riposte ai piedi dell'altare della Beata Vergine nella chiesa medesima)).
Attualmente questa chiesa, sconsacrata. viene adibita come ripostiglio.