Domenica prossima la Parrocchia si unisce attorno ad Andrea Pilot e alla famiglia Ciabattoni per festeggiare il traguardo dei 100 anni. Andrea è un atleta. Ci trascinerà sulla scia. Insegnaci, Signore, a contare i nostri giorni e raggiungeremo la sapienza del cuore. don Claudio
E' bello arrivare come lui, Andrea Pilot al traguardo dei 100 anni, con lucidità di mente, con autosufficienza, con tanta voglia di vivere, in grado ancora di lavorare e di dare agli altri.
I nipoti e i pronipoti lo amano per la sua disponibilità e perchè è stato per
tutti un simpatico compagno di giochi.
Andrea è nato a Budoia (PN) il 6 novembre 1901 da Giovanni e Teresa Carlon. All a morte del padre, la madre rimasta vedova con 8 figli, dovette mandare i più grandicelli a lavorare perché potessero mangiare a sufficienza. Vennero mandati a Venezia dove c'era una zia paterna cui fare riferimento. In quella città fu assunto come garzone da un farmacista e imparò ben presto a conoscere erbe e medicamenti, a preparare pillole, pasticche, e unguenti vari. In seguito lavorò in un negozio di elettricista, acquistando esperienza anche in questo campo.
Durante la 1° Guerra Mondiale entrò a far parte del Genio, in appoggio alla fanteria, e venne mandato a scavare trincee e camminamenti al fronte sopra Cividale del Friuli. Alla ritirata dopo Caporetto, nelle vicinanze di Mestre, si buscò la malaria che lo tormentò per molto tempo.
Alla fine della Guerra ritornò a Venezia a lavorare come cameriere in diversi alberghi. Ormai tutti i suoi guadagni andavano alla famiglia sempre numerosa.
Alla fine della 2° Guerra Mondiale ritornò a Venezia con la moglie Marianna Agnella ed assunse la gestione della Casa dello studente dell'Università di Cà Foscari dal 1946 al 1962.
Fu l'ultimo lavoro prima della pensione. Venne poi a Belluno nel 1962 ad abitare nella casa nuova costruita in via Montegrappa.
(Maria Rosa, una nostra parrocchiana, vincitrice di numerosi premi per la poesia, ha voluto dedicare una poesia ad Andrea per il suo centenario)