Il 25 e 26 aprile, con
un pullman ed un pulmino siamo stati ad AREZZO, LA VERNA, CAMANDOLI.
Eravamo una
sessantina, anche bambini con le famiglie. Bella compagnia, allegra e
quante canzoni in corriera! Ma anche momenti di preghiera e di
riflessione. Ai ristoranti buona cucina toscana ed ottimo vino!
Di AREZZO ricordiamo
certamente la chiesa di S. Francesco con le stupende pitture sulla
Leggenda della Croce di Piero della Francesca; la caratteristica piazza
dove fu girato in parte il film di Benigni "La vita è bella"; la casa di
Guido Monaco inventore delle note, davanti alla quale abbiamo cantato
"Signore delle Cime" con tutta la bravura di cui eravamo capaci; il Duomo
con le sue bellezze artistiche e le famose pale di Andrea della Robbia.
Verso sera siamo
andati a San Sepolcro ed abbiamo visitato la città e le bellezze del
Duomo. Fra le meraviglie che abbiamo scoperto c'era anche un bell'organo.
Il nostro don Claudio lo ho guardato con stupore... Tutti noi abbiamo
capito! Infatti abbiamo chiesto al custode il permesso di suonare alcune
note. Il nostro don ci ha fatto sentire un brano di bella musica sacra con
tutta la passione che aveva in serbo. Possiamo dire che la prima giornata
è stata piena e davvero interessante. Davvero non potevamo pensare di
concludere la giornata così. Grazie don Claudio!
Il giorno dopo a LA
VERNA, in compagnia di S. Francesco abbiamo celebrato una S. Messa e
visitato i luoghi dove egli fece quella particolare esperienza di ricevere
le stimmate. Siamo rimasti toccati dalla lettura tratta dai "Fioretti",
fatta magistralmente da Barbara, dove san Francesco racconta ciò che gli è
accaduto.
Il ricordo di
CAMANDOLI, monastero benedettino ed anche eremo di clausura, è una strada
tutta curve affiancate da grandi, bellissimi ed altri alberi dove
passeggiano di cinghiali.
In mezzo a una foresta
infatti sorge questo straordinario luogo di silenzio e di pace dove si può
sostare qualche tempo in compagnia dei monaci per fare una ricerca
interiore e ricrearsi spiritualmente.
Magari possiamo
provare una volta, dato che la Toscana ci attira molto e la spiritualità
anche di più.
Giacomina
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