... dalla penna di don Claudio

Carissimi,

            siamo uniti al nuovo vescovo, ben coscienti che viviamo un momento di grazia.

Facciamo a don Giuseppe l'augurio di essere un vescovo che ci faccia vivere la grande tradizione.

Quale tradizione? La tradizione di Agostino, Ambrogio, Gregorio, Martino, Crisostomo e Basilio;

e di Muccin, Ducoli, Brollo, Savio, Pante, Luciani.

Noi passiamo attraverso il crogiuolo di questi maestri e nasciamo strumenti idonei all'esperienza di oggi.

Da Agostino possiamo prendere l'acume nel pentrare la verità e tradurla in parole con le ali;

da  Ambrogio il piglio forte di guidare il popolo con la forza del profeta;

da Gregorio la dolcezza e sapienza pastorale che sa comprendere anche la contabilità del contadino;

da Martino il trasformare la spada in segno di pace e di obiezione ad ogni guerra;

da Crisostomo la parola che penetra il cuore guarendolo;

da Basilio la passione per la città, dove la carità è regola di vita.

E dai più recenti: da Muccin la prudenza e moderazione;

da Ducoli l'operosa intraprendenza;

da Brollo l'ascolto accogliente e disponibile;

da Savio la gioia di battere cinque trasmettendo fede gioiosa e amicizia appassionata;

da Virgilio Pante il pascolare nel giardino dell'episcopio il leone e l'agnello;

da Papa Luciani l'umile e sapiente dolcezza, linguaggio esigente e perenne dello Spirito.

Passato per questo crogiuolo diventerà certamente l'uomo di Dio che ci aspettiamo.

Anche noi, percorreremo questo viale della storia, lodando Dio,

imparando ad amare i nostri pastori, cogliendo da loro il frutto che lo Spirito ci prepara da sempre.

Grazie, don Giuseppe, fin d'ora.

il parroco don Claudio

Borgo Piave,  20 giugno 2004