Tour Incontro con il popolo dell'Ararat:
dal 301 nel segno di Cristo
dal 7 al 15 luglio 2006
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Tour Incontro con il popolo dell'Ararat: dal 301 nel segno di Cristo |
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dal 7 al 15 luglio 2006 |
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Siamo a Yerevan, capitale dell’Armenia, alle 4 del mattino. Contenti. La meta era attesa e preparata. Conosciamo Cristina, la guida che ci accompagnerà in questi giorni. Ci stupiscono le case basse con il tetto di “eternit” che notiamo lungo il tragitto dall’aeroporto e che vedremo poi ovunque. Povere, ci sembrano, e non sbagliamo. Noi alloggiamo per tutto il tempo in un bel hotel al centro città, dotato di tutti i confort. All’esterno l’uomo dei melograni e la donna dei braccialetti offrono la loro merce. E’ il pane per i loro figli, dicono con un sorriso che arriva fino al cuore. Al mattino visitiamo il museo Erebuni e siamo accolti,ai piedi della scalinata,dal santo monaco Mesrob Mashtots,che inventò l’alfabeto armeno, dettatogli,si dice,in sogno da un angelo e ci accorgiamo subito che la lingua non è delle più facili da comprendere, né da imparare. Il museo raccoglie un considerevole numero di manoscritti antichi e di preziose miniature. E’un saggio della cultura armena di antichissima origine, intrisa di religiosità e di ingegnosa inventiva. Viviamo poi una toccante esperienza al museo del Genocidio degli Armeni, avvenuto agli inizi del novecento(1915) e al monumento edificato per tramandare alla memoria il Grande Male, lo sterminio, compiuto da parte dei Turchi ai danni del popolo armeno. Si dice un milione di morti. Lo ricorda la torre a forma di spina,che penetra acuta nel cuore del popolo a ricordare che il dolore è ancora lancinante al ricordo. Lo ricorda il mausoleo dai dodici pilastri “tronchi” e curvi verso il centro, dove arde una fontana di fuoco inestinguibile, com’è il dolore e l’amore di questo popolo per la sua terra. |
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