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Lucia era una giovane e ricca
siracusana, già
fidanzata ad un suo concittadino. Durante un pellegrinaggio al sepolcro della
martire Agata a Catania, per implorare la guarigione della madre, le
apparve la santa che le preannunziò il martirio. Ritornata a Siracusa decise di
rinunziare al matrimonio e cominciò a distribuire tutti i suoi beni ai poveri.
Accusata al consolare Pascasio come cristiana dallo stesso fidanzato, fu
arrestata e condotta al tribunale; le lusinghe, le minacce del giudice non
riuscirono a farla recedere dal suo proposito e dalla fede. Fu condannata ad essere
trucidata, ma prima di morire ebbe ancora il tempo di ricevere l'Eucaristia e
preannunciare la morte dell'imperatore. Sul suo
sepolcro fu poi edificata una chiesa che divenne ben presto meta di
pellegrinaggi; mentre Pascasio, accusato di aver depredato la provincia, fu
condotto a Roma e giustiziato. Fino a quando il corpo di
Lucia sia rimasto nel suo sepolcro e dove oggi si trovino veramente le preziose
reliquie è purtroppo impossibile precisare.
Sul
ricordo della Santa, fantasia e devozione dei popoli hanno instaurato tradizioni spesso gentilissime.
Fra queste una delle più belle è quella che dal Veneto è passata alle
finitime nazioni, in Austria e in Cecoslovacchia, secondo la quale nella notte
del 13 dicembre la santa si incarica di distribuire doni ai bambini. La
tradizione più interessante, tuttavia, ha la sua manifestazione nell'estremo
Nord dell'Europa. In Danimarca e in Svezia, il 13 dicembre viene festeggiato con la scelta
di una « vergine saggia »che, scortata da compagne tutte ugualmente vestite di
tuniche bianche con una corona di sette candele sul capo, percorrerà le strade,
raccogliendo e portando nelle case, negli asili, nelle istituzioni caritatevoli
i doni pre-natalizi. La «
Lucia » svedese viene talvolta invitata a Siracusa, dove ha un posto d'onore
nelle solenni cerimonie celebrative della santa. Significativo richiamo alle
origini italiane di tale, usanza è uno degli inni che le «Lucie » cantano,
portando le loro sette fiammelle tra le brume delle città nordiche, le cui
parole sono adattate al motivo dell'antica e nota barcarola napoletana
intitolata appunto « Santa Lucia ».
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