Le proposizioni votate dall'assemblea sinodale

AMBITO ACCOGLIENZA

Proposizione 1

Alla fine del Sinodo, la Diocesi  compia un significativo gesto di condivisione fraterna.:

Approvata

Proposizione 2

Si chiede che tutte le parrocchie adottino i "bilanci di giustizia e condivisione" in modo da evitare sprechi e spese superflue in una comunità, quando altre sono prive del necessario: occorre sempre misurare la nostra ricchezza sulla povertà altrui. In ogni parrocchia sia in­serita nel bilancio la voce relativa a "carità e condivisione e si cuti di far maturare così nei fedeli la consapevolezza di tale forma di solidarietà.

Approvata

Proposizione 3

Sono da evitare, in occasione della celebrazione dei sa­cramenti, tutte quelle forme di ostentazione di ric­chezza e spreco, proponendo invece gesti concreti alternativi che valorizzino ulteriormente il senso dei sacramenti.

Approvata

Proposizione 4

Un'attenzione particolare va prestata ai nuovi bi­sogni e alle nuove forme di povertà ed esclusione che si stanno evidenziando con forza nella nostra terra. Prestiamo attenzione e ascolto alle nuove situazioni che si prospettano nel nostro territorio. A titolo di esempio: donne sole con bambini; donne con carichi assistenziali in famiglia; famiglie al di sotto o vicine alla soglia di povertà; le persone che soffrono di disagio mentale; adolescenti senza punti di riferimento; persone omosessuali.

Approvata

Proposizione 5

 

Il nostro impegno mira in primo luogo alla formazione e alla creazione di una "spiritualità" che sia posta alla base dell'impegno sociale e caritativo. Ciò accade in particolare in vari settori della Pastorale e in Associazioni o di Gruppi che hanno  come scopo la carità: In parrocchia, l'attività caritativa nei suoi vari passaggi, sia accompagnata da tanta preghiera: dalla preghiera nascano quelle alcune scelte prioritarie sulle quali lavorare per un determinato periodo. Grande rilievo educativo, che si unisce all'efficacia immediata, possono avere iniziative aperte alla condivisione e all'universalità. Desideriamo che vengano conosciute, favorite e diffuse.

Approvata

Proposizione 6

Venga dato nuovo slancio alla diffusione della Dottrina sociale della Chiesa, stimolando i giovani all'im­pegno socio-politico e riattivando le scuole di formazione sociale e politica.

Approvata

Proposizione 7

Si chiede che la nostra Pastorale sociale e del lavoro sia maggiormente presente nel mondo del lavoro denun­ciando tutte quelle situazioni nelle quali viene compromessa la dignità della persona umana.

Approvata

Proposizione 8

È compito di ogni cristiano lavoratore e imprenditore adoperarsi responsabilmente perché vengano garantite in ogni  caso la difesa e la tutela dei diritti dei più deboli.

Approvata 

Proposizione 9

E necessario altresì che la comunità ecclesiale assuma iniziative concrete verso le persone e le famiglie che soffrono a causa della crisi occupazionale.

Approvata 

Proposizione 10

In particolare gli imprenditori cristiani sono chiamati ad essere consapevoli della responsabilità sociale che portano. Vengono invitati altresì ad adottare forme di comunicazione innovative quali i bilanci sociali.

Approvata 

Proposizione 11

La comunità cristiana si impegni ad accompagnare i giovani nel loro ingresso nel mondo del lavoro

Approvata

Proposizione 12

La Comunità cristiana ponga dei segni che siano di stimolo perla nascita di imprese sociali e per le istitu­zioni pubbliche nel dare risposta ai bisogni latenti o non soddisfatti.

Approvata con modifica 

Proposizione 13

La Chiesa ribadisca la necessità dell'impegno del cri­stiano in politica come la forma più alta della carità (Paolo VI), con un adeguato accompagnamento spiri­tuale della persona impegnata, affinché nel rispetto dei valori cristiani, si adoperi per promuovere il bene comune.

Approvata 

Proposizione 14

Vi sia una programmazione periodica degli incontri con gli amministratori pubblici e politici del nostro territorio.

Approvata

Proposizione 15

Sulla scia del cammino del dialogo tra Chiesa e città il Vescovo riproponga i convegni di quaresima stabilendone la cadenza.

Approvata 

Proposizione 16

La diocesi rilanci ia Commissione diocesana "Giustizia e Pace" al fine di proporre alle comunità cristiane forti momenti di riflessione e di promozione della Pace. La diocesi aderisca al Coordinamento provinciale della Pace.

Approvata

 Proposizione 17

I giovani siano incentivati ad aderire al Servizio civile volontario come impegno alla promozione della pace.

Approvata

Proposizione 18

L'ufficio di comunicazione sociale della diocesi fornisca anche il servizio di ufficio stampa per le iniziative delle associazione e gruppi.

Approvata

Proposizione 19

I nostri giovani siano stimolati a qualificarsi nel lavoro, senza lasciare precocemente lo studio per un miraggio di guadagno immediato. Nella sua esperienza, la Chiesa stima altamente la scuola e la formazione in genere, la incoraggia in tutti i modi e invita tutti a soste­nerla.

Approvata

Proposizione 20

Di fronte ad un mondo caratterizzato da due terzi dell'umanità che vivono in completa miseria e dal nascere di sempre nuove povertà, vicine e lontane, crediamo che la carità deve diventare sempre di più dimensione costi­tutiva della Chiesa. La testimonianza della carità è la via privilegiata per l'evangelizzazione:

Approvata

Proposizione 21

I gesti concreti di fraternità materiale verso i poveri del mondo che si propongono ai fedeli sono testimonianza del Vangelo e occasione di riscoperta di uno stile di vita più sobrio e coerente. Ciò comporta talvolta il coraggio di andare controcorrente (cfr. Mt 12,41).

Approvata

Proposizione 22

Il Centro Missionario diocesano sia il referente prin­cipale per le attività missionarie della diocesi. La Ca­ritas (o Commissione per la carità) diocesana e parrocchiale è responsabile dell'animazione pastorale della carità nella Chiesa, e dell'educazione allo spirito caritativo nella Chiesa locale) sia il principale referente per la promozione della cultura cristiana della carità nelle parrocchie e per il coordinamento delle relative inizia­tive ecclesiali della carità. Siano altresì accolte nella misura possibile tutte le organizzazioni che operano con spirito cristiano nel vasto campo della solidarietà, rispettandone l'autonomia e l'originalità, in vista del bene dei bisognosi e della concordia perla maggior gloria di Dio.  

Approvata con modifica

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
   
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