Una Via Crucis per pensare
Il messaggio che
abbiamo tentato di comunicare con la nostra Via Crucis è il
frutto di un profondo lavoro che ha coinvolto in prima persona
il parroco, le catechiste, i ragazzi ed il trombettista.
I punti salienti
ruotano attorno ai temi dell’indifferenza, dell’amicizia e
dell’inimicizia; per riuscire a conoscerli e capirli abbiamo
cercato degli spunti nei testi biblici della Passione, con
l’aiuto vigile ed attento del Don, e li abbiamo attualizzati in
una realtà in cui certamente non mancano i collegamenti adatti.
Talvolta fare delle
scelte che rispettassero e condividessero il pensiero di tutti è
stato più difficile, ma è proprio dai confronti che nascono le
idee migliori!
Pilato per esempio
sembra rappresentare al meglio il tipico personaggio
indifferente, personaggio che oggi possiamo relazionare al più
ampio fenomeno del "bullismo” tra i ragazzi e alla
sottovalutazione di questo problema da parte di chi dovrebbe
essere più attento a notare i segnali di malessere che molte
volte le vittime di questo fenomeno mandano, magari non sempre
in modo molto evidente.
Chi se non gli
Scribi ed i Sommi Sacerdoti sono così facilmente riconducibili
ai personaggi cattivi, associabili ad alcuni discutibili
personaggi di pochi scrupoli che gravitano per esempio attorno
al mondo del calcio, non quello “pulito”, ma quello dove prevale
l’interesse economico e i valori di riferimento non sono quelli
sportivi, ma la ricerca della vittoria a tutti i costi, anche se
ciò comporti corruzione e malaffare.
Bombardati tutti i
giorni dai mass media che riportano solo notizie legate alle
ingiustizie e cattiverie, vedere del bene nella società moderna
diventa sempre più problematico, ma siamo certi che sforzandoci
troveremo persone che vivono con impegno e bontà il loro
quotidiano, anche senza dover andare lontano.
Icona della parola
amicizia sono le donne che sono state vicine a Gesù, e nei
nostri tempi il lavoro di recupero di don Benzi per tutte le
ragazze che perdono la giusta strada.
Ognuno di noi può fare del bene ed offrire del bene, basta solo
saperlo riconoscere!
Sono state
simpatiche le prove dei canti con i ragazzi del catechismo,
anche se nei gradini all’aperto le parole “I care” (mi
interessa) si confondevano con le note del trombettista!
Belli e
rappresentativi i costumi per i figuranti, ed un sincero
complimento alle lettrici e agli ottimi risultati ottenuti
grazie alle prove dirette dal nostro parroco.
Speriamo di avervi
fornito un punto di riflessione, anche in preparazione alla
Pasqua del Signore!
Donatella |