Estate: non solo vacanze

Prete di Cristo: con loro e per loro

Sono passati tanti anni, Signore, da quando il Vescovo mi ha imposto le mani e mi ha ordinato sacerdote per sempre.

Ero ancora piccolissimo, quando ho sentito questa chiamata.

Bambino troppo vivace ho faticato a comunicarla al Parroco.

Anni di Seminario. Cammino impegnativo sempre guardando alla meta.

Il folto gruppo di una cinquantina di ragazzi si riduce a meno di una decina.

Ho raggiunto la meta. Ho ricevuto quel grande dono sognato.

Mi chiedo, ogni tanto, perché anch’io tra questi pochi?

Essere “prete” di Cristo.

Sembra ieri, e sono passati decenni. Grazie, Signore!

Una identità grande in una persona umana come tante.

La immensità delle realtà donate ed il limite della mia persona.

Il desiderio di essere dono totale per te, Signore e per i fratelli, ed il pedaggio da pagare alla fragilità umana.

L’entusiasmo come stile di vita continuo  ed i momenti di grande fatica e delusione.

La forza ed il coraggio che viene da te, Signore, e l’illusione di contare troppo su di me.

Sacerdote: mediatore tra Dio e gli uomini, Prete: fratello a servizio dei fratelli.

Essere “Prete con loro e per loro”.

Le Parrocchie, le Comunità, le Persone con le quali ho vissute sono state, Signore, il senso dei miei anni.

Non le ho scelte! Sono stato da te inviato, in un disegno provvidenziale.

Ho vissuto con loro l’esperienza cristiana.

Ho vissuto per loro i miei giorni di vita e di sacerdozio.

Sono stati, con Te, la forza nei momenti difficili e di stanchezza.

Sono stati un altro dono che si aggiunge al dono del sacerdozio.

Anche oggi sono prete con loro e per loro.

Signore, che li ami e li serva come tu mi indichi.

Signore che ami e serva ogni persona che mi doni di incontrare.

Signore che ogni persona mi veda e mi senta tuo prete: prete di Cristo!

Dgf.

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