Avvento e Natale di fraternità

 

 

clicca per ingrandire1° GENNAIO 2010 -  43° GIORNATA MONDIALE DELLA PACE

“Se vuoi coltivare la pace, custodisci il creato”. è questo il tema che il Papa ha datao alla prossima Giornata mondiale della Pace che ormai da 43 anni si celebra il primo giorno dell’anno.

Il Papa ci invita a prendere coscienza del legame che esiste nel mondo globalizzato ed interconnesso tra salvaguardia del creato e coltivazione del bene della pace.

Un legame che egli definisce “intimo e stretto”. Un legame messo in discussione dai problemi che riguardano l’ambiente naturale dell’uomo, come l’uso delle risorse, i cambiamenti climatici, l’applicazione e l’uso della biotecnologia, la crescita demografica.

Poi il Papa invita ad una sorte di “conversione ecologica”.

Per tutti noi partendo dalla costruzione di una nuova mentalità che valuta in un certo modo scelte politiche ed economiche anche significative, delle quali veniamo a conoscenza dai mezzi della comunicazione sociale. Non possiamo più sentirci fuori, perché scelte fatte a livelli per noi giudicati troppo alti e lontani.

Una nuova mentalità che poi potrà, secondo indicazioni precise che sono e saranno date, guidare anche nostre piccole ed apparentemente banali ed insignificanti scelte “ecologiche“. Una conversione ecologica nel quotidiano è quella alla quale siamo chiamati, per contribuire a questa proposta di pace universale.

Il Pontefice richiama il rischio di grandi conflitti se non entra nelle nuove sfide mondiali un senso di giustizia, di equità sociali e di solidarietà internazionali.

Tutte queste idee trovano precisa esposizione nel testo della enciclica di Benedetto XVI dal titolo “Caritas in veritate”. Lì viene spiegato in alcuni paragrafi, il corretto rapporto tra l’uomo con l’ambiente naturale. Ambiente che “è stato donato da Dio a tutti ed il suo uso rappresenta per noi una responsabilità verso i poveri, le generazioni future e l’umanità intera”.

La natura non va letta come tabù intoccabile, ma neppure può essere giustificato, non raramente per interessi personali ed economici, un continuo abuso.

Il Papa sottolinea come “il libro della natura è uno ed indivisibile, sul versante dell’ambiente come della vita, della sessualità del matrimonio, della famiglia, delle relazioni sociali, in una parola dello sviluppo umano integrale”.

Questo sviluppo umano integrale è l’espressione più vera e grande della pace alla quale ogni uomo aspira nei suoi giorni, e che noi oggi chiediamo per tutti.

Sintonia con il percorso proposto del Papa, preghiera ed impegni concreti nella nostra “conversione ecologica”, saranno il nostro celebrare la pace.

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