Estate: non solo vacanze

 

Anno Sacerdotale - Ricordo dei nostri parroci

Nello scorso numero del Bollettino si era chiesta la collaborazione dei parrocchiani per preparare delle pagine sui Parroci che dal 1961 hanno servito la nostra Parrocchia.

Sembrava essere un modo significativo per celebrare l’anno sacerdotale.

Sono arrivati alcuni contributi e si stavano preparando le pagine di ricordo.

La morte di don Claudio ha suggerito di dedicare solo a lui questo numero. Nei prossimi daremo spazio al ricordo delle figure degli altri sacerdoti: don Renzo Olivotto, che ha concluso la sua vita terrena; don Sergio Manfroi  e don Luigi De Col sacerdoti ancora impegnati nel servire la Chiesa.

 

 

 RINGRAZIAMO IL SIGNORE PER AVERCELO DATO COME PASTORE PER LUNGHI 15 ANNI

 Flavio Reolon, stretto collaboratore di don Claudio, anche come Vicepresidente del Consiglio Pastorale, aveva preparato uno scritto, allo scopo sopra ricordato.

Ne riportiamo ampi stralci. La parte del sito parrocchiale dedicata alla morte di don Claudio, da Flavio preparata ed offerta, riassume i suoi (e non solo) sentimenti nel ricordare il nostro sacerdote con queste intense frasi:

“... nella notte del 2 dicembre 2009, al plenilunio, DON CLAUDIO ha raggiunto nostro Signore. Noi lo abbiamo pianto perché lo abbiamo tanto amato. Ringraziamo il Signore per avercelo dato come pastore per lunghi 15 anni”.

 

(nella foto a lato: Chiesa di Borgo Piave. Don Claudio attorniato dalla Comunità celebra l'eucaristia. E' il giorno del saluto prima di lasciare la parrocchia, il 16 gennaio 2005)

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In questa prima fase, dedicata a don Claudio, credo opportuno descrivere la figura del don, suggerita dal cuore e con i sentimenti espressi dai nostri giovani, non appena questi hanno avuto la notizia che era stato chiamato dal Vescovo ad altro incarico pastorale nella Parrocchia di Mas-Peron. 

... Don Claudio è nato a Dosoledo di Comelico Superiore l’11 gennaio 1945. è stato consacrato sacerdote il 28 giugno 1970.

L’inizio della Sua attività pastorale è stata a Cortina, quale Vice cooperatore sino al 1979.

Nel 1980 è destinato dal Vescovo Mons. Ducoli, quale  Missionario diocesano, presso la Missione Catholique di Sakassou, in Costa d’Avorio. Rimane in quella Missione diocesana sino al 1986.

Al rientro dalla sua esperienza nella Missione ove era forte la presenza della Chiesa bellunese, gli è stato affidato il coordinamento della Caritas diocesana e dell’ODAR.

Dal 1990 è stato nominato parroco a Borgo Piave sino al 17 gennaio 2005.

Nella pagina del sito parrocchiale (www.diocesi.it/borgopiave) la sua presenza nella Parrocchia  è stata così definita:  … vede la parrocchia espandersi con l’arrivo di molte famiglie giovani. Il Borgo si colora di nuovo e di futuro. …

Gli anni di don Claudio in mezzo a noi sono passati in fretta, quasi non ce ne siamo accorti. Solo alla sua partenza li abbiamo contati. Ci siamo consolati, se così si può dire, quando abbiamo calcolato che erano trascorsi 15 anni.

Come dicevo in precedenza, appresa la notizia, I nostri giovani si sono sentiti in dovere di inviare una lettera al Vescovo Mons. Andrich. Così iniziavano la missiva:  … la notizia dell’improvvisa partenza di don Claudio ha suscitato in noi tristezza, rimpianto e smarrimento …

Sono state parole di intensa sofferenza ricordando il forte impegno di don Claudio verso i giovani. Dal camposcuola al Cavallino, al cineforum a completamento dell’attività estiva, al coinvolgimento degli stessi giovani in occasione della festa per l’accoglienza, per la festa patronale di S. Nicolò e per la Festa parrocchiale di fine maggio.

Durante l’estate, nel periodo giugno-settembre le gite in montagna nelle quali gli adulti facevano la loro parte con una presenza di oltre 20 persone.

I pellegrinaggi organizzati dal don sono stati viaggi nella religione, nella cultura e nella storia.(...)

 Oltre alle scarpinate in montagna gli anziani trascorrevano ogni anno una settimana al mare, al Cavallino; era una settimana di animazione, che li ritemprava e li faceva ritornare con nuovo entusiasmo e vigore.

Quei giovani così terminavano la nota al Vescovo: … le omelie di don Claudio nelle celebrazioni delle S. Messe non annoiano e incuriosiscono, fanno pensare e discutere, arrivano a tutti con semplicità e profondità. …. Messe animate dai bambini, pronti ad occupare i primi posti, a vestirsi da chierichetti, ad accordare la chitarra, a sistemare i tabelloni e a ripassare frasi per la “scenetta”. Don Claudio capiva le persone, accettava le diverse reazioni dinanzi alle difficoltà della vita e si faceva vicino nel modo più adatto e con parole più giuste per ciascuno...

In tante omelie faceva conoscere preziosi ricordi di testimonianze del suo periodo missionario, trascorso di Costa d’Avorio. 

Quindici anni trascorsi con don Claudio sono stati intesi di attività e partecipazione di tutti. Forte è stato l’impegno nei Consigli Pastorali, nelle Commissioni, nei diversi Gruppi: Giovani, Adulti, Missionario, Caritas, etc..

L’indirizzo di saluto che la Comunità ha assicurato a don Claudio è stato quello di proseguire con lo stesso entusiasmo ed impegno con il nuovo parroco già individuato nella figura di don Luigi De Col.

"DON CLAUDIO ... UN LEGAME CHE CONTINUA

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